Malcesine, l’alba di una nuova frontiera. Il presidente Simeone: “Già compiuto un bel percorso. Ora consolidiamoci in categoria”

Malcesine, l’alba di una nuova frontiera. Il presidente Simeone: “Già compiuto un bel percorso. Ora consolidiamoci in categoria”

by 18 Agosto 2017

L’alba di una nuova frontiera, un anno dopo. Malcesine imbraccia foglio, penna e calcolatrice. Tempo di bilanci sotto l’ombrellone. Il sole, che ancora scalda, invita a tentazioni vacanziere. A Malcesine, poi, perla dell’alto Garda, non ne parliamo.

Eppure c’è chi, come la nuova dirigenza, non ha perso tempo per gettare nuove basi. La struttura, già buona e sapientemente gestita dall’ormai ex presidente Prandini, ha ampi margini di miglioramento. L’obiettivo del nuovo pool dirigenziale capitanato dal pres. Simeone, è quello di capire in che modo, con che risorse e in che tempi raggiungerli.

La politica, sia chiaro, è quella dei piccoli passi. Ma a Malcesine c’è movimento: il messaggio che deve passare è questo. Cura del vivaio, zero eccessi, l’occhio costantemente puntato sul territorio, catino da entusiasmare e da valorizzare con i mezzi a disposizione.

“In un anno abbiamo ricostruito il vivaio – commenta Simeone – completandolo in ogni categoria. Siamo un gruppo di amici, tutti ex giocatori del Malcesine, che ha voluto intraprendere quest’avventura prendendo le redini dalle società dall’ex presidente Prandini. Ci conosciamo, c’è affiatamento, unità d’intenti. Lo spirito di sacrificio ci contraddistingue e penso si veda. Ci stiamo muovendo per mobilitare il territorio e valorizzarlo anche attraverso il calcio. Sono già molti gli eventi che abbiamo proposto, riscontrando ottime presenze. Malcesine crescerà, fidatevi di me”.

Soffia il vento del cambiamento anche in prima squadra: i ‘grandi’, ripescati in Seconda Categoria dopo la cocente retrocessione, non saranno più guidati da Livio Monese: da Riva del Garda, si vocifera, è tutto pronto per l’arrivo di uno staff di categoria superiore. Un motivo in più per credere che anche a livello di prima squadra i gardesani non reciteranno certo la parte della comparsa.

“L’anno scorso è finito male – conclude Simeone – abbiamo fatto mea culpa e, grazie al ripescaggio, stiamo già programmando la ricostruzione della rosa. Chiaramente qui non si parla mai di rivoluzione: la maglia va ai giocatori del territorio, con qualche rara eccezione. Quest’anno alzeremo il tasso tecnico dello staff, siamo ai dettagli per un tecnico da Riva del Garda, e non mancherà l’innesto di qualche pedina di spessore per garantire alla rosa quell’esperienza in categoria che è necessaria per veleggiare in acque tranquille. Per cosa giocheremo? Direi che c’è tutto per un campionato dignitoso: io ho grande fiducia in questo gruppo di lavoro”.