Lugagnano, avvio sopra le righe. Il bilancio di Pippo Damini

Lugagnano, avvio sopra le righe. Il bilancio di Pippo Damini

by 21 Ottobre 2015

Pippo Damini corruga la fronta, compiaciuto. L’analisi delle prime sette gare è una pacca sulle spalle dei suoi. Come a dire: meglio non poteva andare. Cerca le motivazioni del momento d’oro, le trova, le illustra, non si nasconde. Come non lesina la solita tirata d’orecchi. Giusto per non smentire che, anche quando il candore è intenso, non è tutto oro quello che luccica.

“Siamo là davanti per due fattori – spiega – innanzitutto il fatto di esser partiti dalla base dello scorso anno che non è poco, poi un livello di attenzione massimale. Non scordiamoci che abbiamo quattro giocatori importanti fuori. E’ impensabile continuare così facendo sempre e solo di necessità virtù, ma cercheremo di trovare di volta in volta un equilibrio. Per le mani ho un bel Lugagnano”.

Quota 37 è l’obiettivo prioritario. L’asticella è fissa lì. Lugagnano dimora nelle piazze alte ma Damini predica calma, buonsenso. Quel che basta per non smarrire la tramontana.

“Tiriamo troppo poco in porta – conclude – creiamo i presupposti per la palla goal ma poi concludiamo poco. Dobbiamo migliorare lì. Chi mi ha sorpreso? Dico il Nogara, e in panca c’era ancora Bertelli. Mi spiace l’abbiano esonerato. Ora hanno vinto due partite e è anche e soprattutto merito suo. Li avevo visti davvero bene. Poi dico Garda, Belfiorese e Aurora hanno qualcosa in più. E’ risaputo. Manca l’ammazzacampionato, perciò sono proprio curioso di vedere se e quando i veri valori usciranno allo scoperto”.