Lo Zevio riparte dalle proprie certezze. La pres. Cantù: “Qui è una famiglia, ricominciamo per migliorare la scorsa annata”

Lo Zevio riparte dalle proprie certezze. La pres. Cantù: “Qui è una famiglia, ricominciamo per migliorare la scorsa annata”

by 21 Luglio 2014

Prima del campo, il gruppo. A Zevio il diktat societario va un po’ controcorrente. Non che i risultati non contino, ma la chiave d’accesso ha una serratura collocata oltre i confini del campo. Serve mantenere il clima, l’ambiente sempre solare e spensierato che da anni contraddistingue lo Zevio.  La società, in tempo di presentazione, non lascia spazio alle mezze misure.T’aspetti i proclami e ritrovi un unico auspicio: quello di continuare a divertirsi così.

Sì, perchè ormai calcio e amicizia a Zevio sono una cosa sola. E i risultati? Quelli sono la conseguenza. Lo Zevio da tre anni dimostra che in Promozione ci può stare eccome. I numeri parlano chiaro: a Perlini e compagni non può essere imputato nulla. Giusto dunque ricominciare sottolineando, in tutta sincerità, come devono andare le cose dal 16 agosto in poi.

“Qui è come in famiglia – spiega la presidentessa Emanuela Cantù – se a Zevio siamo arrivati in Promozione è solo merito del clima che c’è. Siamo tutti legatissimi, abbiamo un rapporto che va oltre il campo. Non ci fosse, probabilmente nelle difficoltà ci saremmo sciolti. Invece qui il gruppo è fortissimo: voglio che i ragazzi restino sempre così, uniti, disciplinati in campo e..un po’ matti fuori”.

Di mantenimento della categoria parla il direttore generale, Giorgio Bortoli.

“L’obiettivo è la salvezza – commenta Bortoli – anche perchè la Promozione è la dimensione giusta per noi. I numeri per far bene ci sono tutti, la rosa è stata appena ritoccata con gli innesti di qualche giovane e dell’accoppiata Nardi-Girardi, giunta assieme dalla Belfiorese per coprire le partenze di Piccoli e Cappelletti, passati all’Hellas Monteforte. Ripeto quel che ha detto la presidentessa: l’importante è continuare a divertirsi come abbiamo fatto in questi anni. Da dirigente, oltre alle partite, ricorderò con grande orgoglio come qui i ragazzi stanno assieme anche dopo il calcio, perchè a Zevio hanno trovato l’ambiente adatto per loro. Ripartiamo dalla nostra serenità e da mister Sacchetti, poi il campo dirà se avremo fatto le scelte giuste”.