L’Isola Rizza scopre bomber Mantovani e alza l’asticella. L’attaccante: “Giochiamo per toglierci delle soddisfazioni. Play-off? Proviamoci”

L’Isola Rizza scopre bomber Mantovani e alza l’asticella. L’attaccante: “Giochiamo per toglierci delle soddisfazioni. Play-off? Proviamoci”

by 10 Marzo 2015

La prima volta non si scorda mai. Di statistiche Massimo Mantovani non va pazzo. Non è certo giocatore ligio a calcoli e previsioni numeriche. Ma un po’ d’orgoglio per aver raggiunto e superato la doppia cifra per la prima volta in carriera gli si dipinge sul volto. E’ un anno da incorniciare, per lui e per la sua Isola Rizza. Ottenuta ormai una quasi matematica salvezza, e teniamo il quasi per chi matematico lo è davvero, il neo-bomber isolano vuole ora assaporare il gusto degli sfizi, delle soddisfazioni inattese, tanto più intense quanto più inaspettate.

Probabilmente, se a mister Di Paola avessero proposto una stagione così, a luglio, al momento dell’accordo, avrebbe messo non una, ma due firme. Gli avevano chiesto la salvezza: è andato ben oltre. L’Isola, più che mai felice di questi tempi, iniziava a sudare sotto il sol leone agostano augurandosi un campionato tranquillo, lontano dalle pressioni e dalle magagne della bassa classifica. Sornione, con quel volto sereno e quella flemma solo apparente, che nasconde nell’oraziana pacatezza la voglia di fare sempre un passo in più, mister Di Paola, con la pazienza dell’artigiano, ha cucito un vestito nuovo per gli isolani, donando un tocco di classe a quei colori biancazzurri cui la gente del posto è legata.

L’Isola Rizza ha spiccato il volo senza clamori e senza proclami. La sindrome di Icaro è uno spettro lontano: non c’è pericolo che Di Paola si avvicini troppo al sole. La sua Isola s’è scoperta mina vagante strada facendo, lavorando col sorriso, e ora, con uno spartito tutto nuovo in mano, ha un paio di mesi per imparare la parte di chi siede tra le poltrone dell’upper class. Anche bomber Mantovani vuol mettersi sotto con lo studio. Ai play-off ci crede, agli sfizi s’è abituato e, ammetterà, vorrebbe togliersene ancora diversi da qui alla fine della stagione.

“La doppia cifra è una bella soddisfazione, non l’avevo mai raggiunta – racconta – devo tutto al mister che mi ha cambiato ruolo, ai compagni e ad un sistema di gioco che mi porta spesso verso la porta. Poi, certo, ci ho messo anche del mio. E’ un anno da incorniciare per tutti”.

Mantovani di scaramanzia non ne parla, non ne accenna. Ai play-off guarda col sorriso, quasi non volesse pensarci per gustarseli solo nel momento propizio, qualora la matematica li garantisse sul far di maggio. Però ammette: l’asticella s’è alzata.

“Per forza, giunti a questo punto ci proviamo – conclude – la società è d’accordo e giocheremo a cuor leggero, provando a vincerle. L’obiettivo è togliersi delle soddisfazioni. I play-off, dopo un anno così, sarebbero un bel premio. Meritiamocelo sul campo”.