L’INTERVISTA/La nuova scommessa di Ferronato

L’INTERVISTA/La nuova scommessa di Ferronato

by 7 Luglio 2012

 Si muove nell’ombra, il Montorio del presidente Peroni. Pochi rumors, trattative silenziose, svelate solo a certezze acquisite. Passo dopo passo, con fare sornione, l’undici bianco-verde s’è rifatto il trucco, senza però stravolgere la fisionomia di una squadra già solida. Ritocchi mirati, aggiustamenti ragionati, la concretezza prima di tutto. Il piano, è chiaro e lungimirante: cinque anni di progetto, un occhio di riguardo per il settore giovanile, la crescita globale da far coincidere con il salto in Prima Categoria. Dell’ipotetico quinquennio, il Montorio è giunto al terzo anno: l’approdo in Seconda è stato metabolizzato, si conoscono gli avversari, è tempo di alzare l’asticella.

Misurato, com’è nel suo stile, l’allenatore Ferronato descrive così la pianificazione societaria per la stagione che sta per cominciare:

“Vogliamo crescere, l’ambiente è ottimo e i presupposti ci sono tutti. Qui ho trovato una società seria, fatta di persone competenti che lavorano in armonia nel rispetto dei ruoli di ognuno. Abbiamo operato pochi ritocchi, ma di sicuro valore: l’obiettivo sarà migliorare il piazzamento dell’anno scorso ”.

Parliamo di mercato: come cambia il Montorio?

“I nuovi arrivi sono Fiorentini dal Real Monteforte, Rudatis dal Santo Stefano di Zimella via Raldon, Verzè e Ghelli dalla Polisportiva Virtus. Questi sono quelli sicuri, aggiungo però che stiamo cercando un centrocampista di categoria superiore: ci servirebbe per il salto di qualità, ma restiamo coi piedi per terra, non è tempo per fare follie ”.

Montorio Calcio: cinque anni per arrivare in Prima. Come evolve il progetto societario?

“La crescita procede a gonfie vele: dal 2006, quando è sorta la nuova società dalle ceneri della vecchia, siamo passati da 66 tesserati a 316, e abbiamo addirittura qualche problemino di eccedenza. La società lavora bene coi giovani, e l’approdo di Giovanissimi e Juniores alle categorie regionali ne è la dimostrazione. Abbiamo già solide basi per il futuro: sono sicuro che col tempo arriveranno grosse soddisfazioni ”.

Soffermiamoci sulla prima squadra: cosa manca per arrivare in Prima?

“L’anno scorso abbiamo disputato un ottimo campionato, mancando i play-off per una serie di problemi legati agli infortuni e alla necessità di lasciare i giovani alla Juniores per permetterle di lottare per il titolo, che poi peraltro ha vinto. Per puntare alla Prima ci vogliono esperienza, malizia, un gruppo rodato e intercambiabile nei suoi effettivi, e, soprattutto, un pizzico di fortuna in più. La promozione non ci assilla, ma ci proveremo. Per concludere, termino con un saluto che mi sta a cuore: vorrei ringraziare tutti quei calciatori che per un motivo o per l’altro quest’anno non potranno far parte del Montorio, a loro va un augurio sincero per il prosieguo dell’attività calcistica e non solo”.

Riccardo Perandini