L’INTERVISTA/ Lorenzi spinge in alto la Belfiorese

L’INTERVISTA/ Lorenzi spinge in alto la Belfiorese

by 15 Aprile 2012

 Un corazziere per la risalita. Peso e centimetri, alla caccia dei tre punti, di reti mai decisive come in questa fase del campionato. Punta sull’artiglieria pesante, la Belfiorese di Matteoni. Per Cucchetto non servono spiegazioni, Mirko ha già scritto pagine e pagine della storia del calcio nostrano, a suon di reti, com’è nel suo stile. Il nuovo che avanza è Giovanni Lorenzi, attaccante classe 1992 cresciuto nelle giovanili della Sambonifacese. Un fisico da paura: 192 centimetri di pura potenza, di straripante esuberanza atletica. Sei le reti all’attivo, la maggior parte nel girone di ritorno, periodo in cui Brighente e compagni hanno inanellato un impressionante filotto di risultati utili che li ha catapultati dalle sabbie mobili al terzo gradino del podio, a -7 dalla lanciatissima Provese di Ruggero Ciani. Un exploit atteso, sperato, agognato da un Matteoni mai così fiducioso del valore dei suoi, anche nei periodi più bui. Giunto in parallelo all’esplosione di uno dei centravanti più interessanti della categoria, che mai come in questo momento potrà essere il classico valore aggiunto della formazione dell’ex tecnico della Fumanese.

E’ lo stesso Lorenzi, ad analizzare il momento della Belfiorese:

“ Sicuramente il girone di ritorno ci ha restituito quanto non siamo riusciti a cogliere nel corso dell’andata. Il terzo posto ripaga gli sforzi di un gruppo che non ha mai dato segni di cedimento neanche quando non si vinceva, e adesso siamo pronti per la corsa finale ”.

Per quale motivo, a tuo avviso, ha stentato così tanto in avvio la Belfiorese?

“ Sapevamo di essere una delle squadre più attrezzate del girone, ma, pur impegnandoci sempre a dovere, credo che il nostro peccato maggiore sia stato un eccesso di sicurezza, di confidenza nei nostri mezzi che non si è poi tradotta in risultati. Poi, ovviamente, spesso la fortuna ci ha voltato le spalle, ma non si può attribuire tutto alla malasorte ”.

Quali sono invece, i valori che maggiormente vi hanno spinto al terzo posto dopo la partenza a singhiozzo?

“ Come ho già detto, il gruppo non s’è mai disunito, chiaro che un po’ di malumore c’era ma tra di noi non ci sono stati screzi, poi un grande merito penso sia dell’allenatore Matteoni che ha sempre saputo tenere alto il morale, è un ottimo motivatore. Infine, credo che si siano rivelati molto importanti gli acquisti del mercato di riparazione: gente assolutamente di categoria superiore che ha fatto e sta facendo la differenza ”.

Alla luce di questa analisi dunque, quale sarà l’obiettivo della Belfiorese, rinata nel girone di ritorno?

“ Finchè la matematica non chiuderà i giochi, un occhio al primato lo daremo sempre. Il campionato è equilibratissimo e non si può prevedere cosa può succedere, però, ad esser realisti, credo che la nostra priorità debba essere il secondo posto, una posizione assolutamente alla nostra portata. Ci proveremo fino alla fine ”.

Concludiamo con un pronostico: chi vedi in lizza per i primi cinque posti?

“ Sicuramente la Provese, una squadra quadrata e costruita per vincere. In seguito direi noi, l’Hellas Monteforte, che reputo la sorpresa in positivo del campionato, mentre per gli altri due posti non mi sbilancio, se la giocheranno tutte quelle squadre racchiuse in pochi punti dal quarto posto in giù ”.

Riccardo Perandini