L’Edera s’avvinghia alla Seconda. Promozione storica per i neroverdi

L’Edera s’avvinghia alla Seconda. Promozione storica per i neroverdi

by 22 Aprile 2011

 

Era cominciato tutto molto piano, facendo un passo avanti e due indietro, con la paura che anche questa volta fosse una delusione. La determinazione c’era, ma era ancora troppo vicina l’amarezza di una promozione mancata di un soffio. «Non ci siamo persi d’animo dopo l’eliminazione ai play-off del 2010», dice il presidente Luigi Sartori, «ci siamo rimboccati le maniche e stavolta il sogno non ce lo porta via nessuno». L’Edera è come la fiaba del brutto anatroccolo che diventa uno splendido cigno. La favola di una piccola società del quartiere di Veronetta che è cambiata, fino a conquistare una promozione strameritata che entra nella storia del calcio veronese. E chissà quanti pensieri vengono in mente a uno degli artefici di questo miracolo, Luigi Sartori. «Ci hanno deriso, insultato e chiamato in mille modi, ricordo i sorrisetti di compatimento degli avversari, i record negativi dei primi anni, i 150 gol subiti e i campionati senza mai assaporare la vittoria. Poi qualche anno fa si è iniziato a scrivere un’altra storia. E’ arrivato il “Baffo” Claudio Apostoli e piano, piano siamo risaliti in classifica fino ad arrivare ai play-off dello scorso anno che abbiamo perso. Ma non abbiamo mollato e non hanno mollato i ragazzi che hanno saputo rincorrere un sogno che quest’anno si è avverato». E’ il vostro segreto? «Nessun segreto», dice Sartori, «la nostra forza è stato il gruppo, lo spogliatoio, e poi di averci creduto fin dall’inizio». Ma quando avete capito che potevate vincere il campionato in un girone molto equilibrato in cui erano almeno cinque le squadre attrezzate per il salto di categoria? «Quando abbiamo vinto lo scontro diretto con il Quinto, nel ritorno. Da lì in avanti non abbiamo perso un colpo fino alla vittoria sofferta nell’ultima partita a San Bonifacio col Villanova». Quale futuro per l’Edera? «Continueremo con la politica dell’integrazione dando spazio ai molti giovani della Juniores, per la maggior parte extracomunitari, parecchi dei quali sono nati nel nostro Paese, che sono il valore aggiunto della nostra società. Cercheremo di allestire una squadra competitiva anche in Seconda categoria con la riconferma di tutti i giocatori, guidati da Claudio Apostoli. Purtroppo la prossima stagione, per l’inadeguatezza dello storico campo di via Torbido, dove comunque rimane la nostra sede, dobbiamo trasferirci a Marzana. Stiamo lavorando anche per costruire un futuro alla società, per rinvigorire un settore giovanile con una cinquantina di tesserati, ragazzi molti dei quali dal diverso colore della pelle, che sono il nostro futuro