La Virtus stende la Sambo in amichevole: 4-2 al “Gavagnin-Nocini”

La Virtus stende la Sambo in amichevole: 4-2 al “Gavagnin-Nocini”

by 21 Novembre 2013

Un’altra prova di spessore. La Virtus batte la Sambonifacese in amichevole e raccoglie nuove certezze. Quattro a due il risultato finale che legittima la superiorità tecnica e fisica dei rossoblù. Fresco rileva buone nuove da chiunque. La sua formazione s’è dimostrata all’altezza a prescindere dagli interpreti. Al di là dei ruoli, dei moduli e dei giocatori impiegati, la Vecomp ha messo in pratica un calcio interessante, fluido, ben organizzato, a tratti scoppiettante. Da rivedere, magari, ma soltanto a esser puntigliosi, i primi venti minuti del match, in cui la Sambo, ispirata da un Zagari in giornata, ha condotto le operazioni.

Non male l’undici di Magoni. L’ex tecnico della Tritium è uscito dal campo con la convinzione che la squadra non s’è smarrita, nonostante la sconfitta. I primi undici hanno retto bene il confronto, costringendo anche il bravo Pavanello a due interventi non proprio semplici. La Sambo vista ieri è questa: palla che viaggia veloce, gioco sugli esterni, sponde e cambi di campo precisi. Una squadra quadrata, capace di lavorare a centrocampo e di affondare una volta trovato il pertugio giusto. Bene Faroni, Zagari, Kamal. Non mancano le individualità. Il difetto maggiore di questa Sambo è l’incapacità di mantenere gli stessi ritmi e la stessa attenzione.

Mair compagni alla lunga si sono smarriti, lasciando campo e iniziativa a una Vecomp che, superiore nella tecnica e nella corsa, ha dilagato. Nel primo tempo vanno in rete Trainotti in mischia e Conti con un pregevole sinistro incrociato di controbalzo.

Nella ripresa va in scena un’accademia virtussina. La Sambo è poca cosa. Davanti Caridi e Scapini fanno il bello e il cattivo tempo, ed è proprio Scapini a trovare il tris con un tiro volante da pochi passi finito sotto le gambe dell’incolpevole Righetti. Il goal subito scuote la Sambo. Piras si dà da fare, lotta, sgomita, s’arrangia come può. Prova la botta da fuori, invano. Poi segna su corner. Ma è un fuoco di paglia. Scapini su azione di rimessa trova il pokerissimo. E’ il goal che mette la parola “fine” sulla partita. Nel recupero la Sambo accorcia, ma non c’è più tempo per altri sussulti: finisce 4-2.