La Sambonifacese manda in gol Carnovelli. Il tecnico a lezione da Sacchi e Ulivieri a  Coverciano

La Sambonifacese manda in gol Carnovelli. Il tecnico a lezione da Sacchi e Ulivieri a Coverciano

by 11 Febbraio 2011

In mezzo ai mostri sacri. Per capire, per imparare. In silenzio ad ascoltare. A pranzo con Sacchi, a lezione da Ulivieri, di casa a Coverciano. Fino a giugno Flavio Carnovelli vivrà due mondi paralleli e lontanissimi. Uno fatto del lavoro d’ufficio e di allenamenti con la Berretti della Sambonifacese, uno con la tuta della Nazionale addosso a frequentare la scuola del calcio italiano come un mister di serie A. Pensava fosse uno scherzo quando la Sambo l’ha preso da una parte e gli ha chiesto se volesse o meno frequentare quel corso che permette di mettersi in tasca il patentino di Seconda categoria che ancora oggi rimane tabù per tanti ex professionisti. Ogni società però, almeno per questa sessione, poteva proporre un nome ad invito. E la scelta della Sambo è caduta proprio su di lui. Per questione di fedeltà innanzitutto, per chi a quei colori è rimasto legato per una vita da giocatore prima e da mister poi. Nel bene e nel male. «È un’esperienza entusiasmante. Camminare fra i corridoi e vedere le foto storiche della Nazionale, poter avere un contatto diretto con giganti come Sacchi o Ulivieri è un’esperienza irripetibile», racconta Carnovelli, che divide la stanza con Mauro Zironelli, l’ex del Chievo ai tempi di Malesani che adesso guida gli Allievi del Bassano. Insieme a loro i vari Benny Carbone, Oscar Brevi, Roberto Bonazzi tecnico degli Allievi Nazionali del Verona e Katia Serra, centrocampista del Foroni dal ’99 al 2002. «Considero tutto questo una specie di premio alla mia passione per il calcio. A cinquant’anni non potevo avere gratificazione migliore»