LA NOVITA’/ Del Mela, un gondoliere per il Concordia

LA NOVITA’/ Del Mela, un gondoliere per il Concordia

by 30 Gennaio 2013

Traiettorie che si incrociano. Pallone, scuola, scelte di vita: sull’asse Mirano-Verona, corre un filo rosso che collega il passato al presente, l’origine e l’evoluzione, l’alfa e l’omega della storia di Nicolò Del Mela, nuovo attaccante del Concordia Verona. Il racconto di ieri fa rima con appartenenza: un solo colore, una sola maglia ha contraddistinto la carriera di Del Mela prima dell’arrivo in terra scaligera. La Miranese per lui è stata l’inizio, la crescita calcistica, la seconda pelle. Fino all’esordio in prima squadra, con cui ha militato in Eccellenza spesso anche da titolare. Poi, dopo la maturità, la svolta: rotta verso Verona, alla volta di un’esperienza di vita nuova, stimolante, da scoprire giorno dopo giorno. Il concomitante avvio della carriera universitaria presso il nostro ateneo, però, non ha distolto Del Mela dalla passione per il calcio. A spuntarla, tra le varie pretendenti, è stato il Concordia del presidente Giavoni, in cui Del Mela si è inserito alla perfezione e in cui gioca titolare, ormai da tre partite, nel ruolo che più gli è congeniale: centravanti boa. Domenica il primo goal, importante per assicurare i tre punti agli uomini di Menegotti nel roboante poker esterno infilato nella tana del Valpolicella. C’è grande soddisfazione, nelle parole di Del Mela, chiamato ad un giudizio sui suoi primi mesi con la nuova maglia:

“Non mi aspettavo di trovare un ambiente simile al Concordia. Si sta benissimo, mi hanno accolto bene e tutti mi hanno incoraggiato nel periodo in cui dovevo recuperare la forma. Fisicamente ero indietro di preparazione e ho dovuto sudare, ma nessuno mi ha fatto sentire di troppo e adesso sono tornato in forma”.

Come valuti il tuo rapporto con la nuova società?

“Ripeto, molto bene. Il direttore sportivo Buttura è una persona competente che mi ha mostrato fiducia, mentre l’allenatore Menegotti, oltre che ad essere molto preparato, è bravo a gestire i rapporti con tutti, facendosi rispettare senza imporsi in modo troppo autoritario. Coi compagni nessun problema, mi sono inserito facilmente nello spogliatoio”.

Chi dei tuoi compagni ti ha sorpreso?

“Su tutti i Masetti, per la tecnica e il modo di giocare, Nicolò e Michele sono di un’altra categoria. Poi dico anche Cherobin, con cui ho legato: è un ottimo terzino sinistro”.

Provieni dall’Eccellenza veneziana. Come è stato l’impatto con la nostra Prima Categoria?

“Buono, c’è un livello molto alto e non me l’aspettavo. Si gioca un calcio veloce, dinamico, e ogni domenica è una battaglia, soprattutto perché noi del Concordia, almeno per quel che ho visto finora, siamo una delle squadre che gioca più la palla, perciò gli avversari contro di noi corrono il doppio”.

Nella città di Verona invece, com’è cambiata la vita?

“Molto perché la mia è un’esperienza tutta nuova, lontano da casa, dai genitori e dagli amici di una vita. Però sto bene, all’università ho superato tutti gli esami e pian piano mi sto ambientando sempre di più. Sono contento della scelta di venire a Verona”.

Concludiamo, Nicolò. Con la vittoria di domenica i play-off sono vicini: obiettivo possibile?

“Per natura sono molto scaramantico, perciò preferirei non sbilanciarmi. Certo, la nostra squadra è ottima e dobbiamo trovare continuità. Pensiamo a salvarci il prima possibile, poi staremo a vedere cosa succederà”.