J.Valpantena, si può fare di più. Il ds Carcereri: “Bene il gioco, non il piazzamento. Risolleviamoci”

J.Valpantena, si può fare di più. Il ds Carcereri: “Bene il gioco, non il piazzamento. Risolleviamoci”

by 10 Gennaio 2014

Inizio in discesa e arrivo in salita. Prima il gran botto, poi la lenta retromarcia. E’ un campionato dai due volti, quello disputato dalla Juventina Valpantena. Iniziato con una notevole campagna acquisti, che di fatto aveva legittimato rosei propositi in quanto a obiettivi da centrare, si è rivelato meno promettente del previsto.

Ad un inizio scoppiettante ha fatto seguito un brusco calo che s’è protratto per tante, troppe partite. Ora la truppa di Marconi è pronta a ripartire: il tempo per risalire la china c’è tutto. Ne è convinto anche il diesse Michele Carcereri, il quale, però, non manca al proprio dovere di analizzare la stagione sin qui trascorsa con un sano spirito autocritico.

“Sono sincero – commenta Carcereri – mi aspettavo di più. Eravamo partiti forte, ci credevo. Poi sono arrivati dei risultati negativi e non abbiamo più ritrovato la continuità”.

Il male maggiore?

“Difficile dirlo. Forse l’amalgama dei giocatori nuovi, che però speravo fosse arrivata in fretta, soprattutto alla luce della nostra partenza a razzo. Ci è mancata la capacità di gestire tante situazioni chiave sia in fase offensiva che difensiva, ora dobbiamo invertire la rotta”.

La nota intonata invece?

“Il gioco espresso: spesso soddisfacente. A volte siamo un po’ lenti ma ho visto una buona Juventina per gran parte dell’andata, e questo mi fa ben sperare per il futuro”.

Un nome da citare?

“Direi Bogoni, un attaccante del 1997 che si sta mettendo in mostra. E’ del nostro settore giovanile, non ho mai visto uno che si impegna come lui. Veramente, mi ha sorpreso”.

Uno sguardo alla classifica. Dossobuono vincitore annunciato?

“Per come li ho visti direi di sì, sono superiori a tutti. Però dovranno fare i conti con tanti infortunati e non è sempre semplice. Rimarrò comunque convinto che solo loro possono perderlo: sono una spanna sopra e ci resteranno, salvo grossi stravolgimenti”.

La possibile antagonista?

“Il Buttapietra, forse. Anche il Grezzanalugo l’ho visto bene. Ma ci vorrà una vera e propria impresa, devo dire”.

Concludiamo, direttore. Play-off ancora possibili?

“La matematica non ci condanna dunque è logico che ci proveremo. Se evitiamo certi errori possiamo sperare in un salto di qualità. Dipende da noi: non ci resta che iniziare”.