Isola Rizza, volere è potere. Sacchetto traccia la rotta: “Bilancio positivo, ma voglio più concretezza”

Isola Rizza, volere è potere. Sacchetto traccia la rotta: “Bilancio positivo, ma voglio più concretezza”

by 12 Gennaio 2017

I numeri confortano, le sensazioni pure, ma non si limitano a dare verdetti. Come a dire: tutto bene, eppure si può far meglio. Più cuore, più colore. Serve questo all’Isola Rizza di mister Sacchetto. C’è qualche punticino lasciato per strada che fa un po’ storcere il naso. E forse è un bene: permette di far tesoro degli errori. Raddrizzando, magari, la rotta.

Per l’obiettivo salvezza il bilancio è ottimo: nessun deragliamento. Ma, si sa, l’Isola…felice, da qualche anno ha il palato che è diventato più fine, quasi abituatosi ad annate travestita da sorpresa di turno. Il tempo per rimediare, anche se il verbo, a giudicar dalla classifica, pare inopportuno, c’è. Non ce ne voglia Sacchetto, che ha il savoir faire per far girar la giostra come desidera.

“Sono abbastanza contento ma non mi accontento. Vediamola così. Io valuto tutto: abbiamo giocatori fermi da anni per motivi di studio e altri che rientravano da infortuni seri. Inoltre, siamo giovanissimi. E in Prima categoria l’inesperienza si paga. Detto questo, se guardo alla classifica posso sorridere: la società si aspettava qualcosa di più e ne prendo atto. Vedremo di accontentarla nel girone di ritorno”.

Punge l’amaro in bocca lasciato da qualche punticino perso lungo il cammino.

“Gli errorini si pagano a caro prezzo, lo abbiamo imparato. Io ho fiducia per un buon girone di ritorno, alleno un bel gruppo di lavoro e i margini di miglioramento sono ampi. Mi auguro di rendere l’Isola la solita mina vagante, è un vestito che ci piace e l’ambiente ormai è abituato. Mi auguro di inanellare un filotto di risultati utili: poi vediamo cosa succede”.