Isola Rizza, tra le grandi non sei più una sorpresa. Granetto ci mette la firma: “Giusto essere ambiziosi, qui per migliorarci”

Isola Rizza, tra le grandi non sei più una sorpresa. Granetto ci mette la firma: “Giusto essere ambiziosi, qui per migliorarci”

by 3 Agosto 2018

Non più matricola, non più sorpresa tra le grandi: questa è solo storia di un tempo che fu. Panni vecchi, svestiti da tempo da un’Isola Rizza che, al nono anno di Prima Categoria, non ha più motivo di ragionare né da novizia né da apprendista impacciata ai piani alti. Perché se l’umiltà è d’obbligo, i numeri non mentono: è tempo di costruire e dare senso ad un’ambizione nuova, che lavora per i primi posti pur nel rispetto di chi, sul mercato, può permettersi ben altri esperimenti.

L’Isola Rizza è un laboratorio che funziona a dovere da anni e che ha messo sul piedistallo più di un tecnico: da Calzolari a Menini, da Campagnari a Di Paola per finire all’attuale Sacchetto. Figure che nel placido ambiente isolano hanno trovato sintonia e alchimia con un gruppo che, pur cambiando qualche interprete ogni anno, ha imparato a regalarsi un posto al sole ogni anno.

Con la sola macchia, per cui nessuno comunque imputa nulla a chi veste il biancazzurro, di alcuni cali nel finale d’anno tipici di chi per certi obiettivi non è abituato a lottare. Riflessione che trova consenso nelle parole della punta Matteo Granetto, un passato anche nel ChievoVerona, rimasto ad Isola nonostante il pressing in fase di mercato di altre società.

“Siamo un gruppo umile che sa lavorare come si deve, per divertirsi ma con grande applicazione – spiega – e avere un tecnico come Sacchetto aiuta nell’interpretare bene i momenti di svago con quelli di sudore e impegno. Isola tra le grandi di Prima? Non è un affronto. Negli ultimi anni l’Isola ha sempre centrato risultati importanti, figli di scelte azzeccate, un ambiente rigenerante per molti e di una cultura del lavoro che può fare la differenza. L’errore è stato quello di non aver tenuto in certe fasi della stagione la stessa tensione in settimana e in gara: la lezione l’abbiamo mandata a memoria e contiamo di farne tesoro”.

Granetto verso la doppia cifra, l’Isola verso i play-off: il quadro, ad un mese dall’inizio delle fatiche, è grosso modo questo.

“Punto a lavorare per la squadra e, spero, a centrare la doppia cifra – conclude – i play-off? All’inizio parlarne è inopportuno perché ogni partenza è un terno al lotto. Ma noi a differenza di altri partiamo con certezze consolidate, ed è un punto a nostro favore. Sarà importante alzare il livello qualitativo e attentivo in allenamento ed in partita: l’Isola deve imparare ad essere ambiziosa. E’ questa la strada da percorrere se davvero vorremo meritare qualcosa in più di un campionato dignitoso”.