IN ASCESA/ Lo sprint dell’Aurora Cavalponica: ora tutto è possibile

IN ASCESA/ Lo sprint dell’Aurora Cavalponica: ora tutto è possibile

by 14 Gennaio 2013

Il ruggito dopo il derby. E’ l’Aurora Cavalponica a fare la voce grossa, dopo il triplice fischio della partitissima del girone B di Prima Categoria. A Santo Stefano finisce 1-0 per gli uomini di Di Paola: decide la rete di Borgatti a metà primo tempo. Per la formazione di San Gregorio è il quarto successo di fila: ora la classifica sorride, c’è una poltrona in zona play-off, un primato distante soli sette punti. Di questo passo tutto può succedere, a sedici gare dalla chiusura dei giochi. Oscillando tra possibilismo e umiltà, mostra una comprensibile fiducia, il vincente tecnico Salvatore Di Paola, chiamato ad analizzare la bruciante ripresa dei suoi:

“La svolta per noi ha un giorno preciso. Dopo la sconfitta con il ChiampoArso abbiamo fatto quadrato. Tutti, dalla società ai giocatori, passando per lo staff. Ci siamo fatti un esame di coscienza, c’è stato un confronto positivo e da lì siamo ripartiti”.

In cosa è maturata l’Aurora?

“Nella consapevolezza dei propri mezzi e nell’approccio alle partite. Quando ripeto che ogni gara è una finale non è retorica, è così e non ci piove. E’ una questione di atteggiamento, di voler affrontare le partite con lo spirito giusto. La squadra ha recepito il messaggio, e i risultati si sono visti”.

Serviva la scossa, dunque. Svolta psicologica?

“Alla base sì, ne sono convinto. Dico così perché a questa squadra non manca la qualità, dovevamo trovare un’identità precisa sotto ogni punto di vista, dal gioco alle dinamiche dello spogliatoio. Ora abbiamo preso coscienza della categoria e di come va affrontata, perciò sono ottimista per il futuro”.

Quanto hanno inciso i ritocchi operati nel mercato di riparazione?

“Dare valutazioni ora è affrettato, ma sicuramente hanno dato qualcosa in più. Polo è un giocatore importante, bravo a rompere il gioco e a proporsi. Doveva ritrovare la condizione giusta, ma l’impegno non gli manca certo e sta tornando a buoni livelli, di lui sono contento. De Battisti invece è un giocatore d’altra categoria, domenica ha giocato la prima gara e s’è visto subito che ha un altro passo: lì in mezzo detta i tempi, sa sempre cosa fare. Può fare la differenza e credo molto in lui”.

Chi ti ha maggiormente soddisfatto sino ad ora?

“Preferisco non fare nomi in questo momento, il gruppo viene prima di tutto”.

Parliamo del derby: vittoria meritata?

“Parlare di meriti quando si vince un confronto delicato è dura. Sicuramente ci teniamo stretti il successo, però sono sincero: è stata una partita combattuta, molto equilibrata e che ha mostrato il valore delle due squadre. Noi abbiamo tenuto bene il campo e dopo il goal ci siamo chiusi, com’è normale in partite del genere. Il Santo Stefano ha sviluppato un’enorme mole di gioco con un notevole possesso palla, ma non sono riusciti a segnare. Diciamo che il merito della vittoria è stato quello di saperci difendere nella maniera giusta”.

Concludiamo, mister. Avete agganciato i play-off, si alza l’asticella?

“Sì, penso sia giusto e fisiologico. Fissare un obiettivo preciso è inopportuno, però ora che siamo lì dobbiamo crederci, abbiamo tutte le carte in regola per restare nei primi cinque. Poi dipenderà da tante cose, ci sono 16 partite e è presto per parlare. Però io ci credo, proveremo a giocarcela per i play-off”.