Il volo di Padoan: “Sambo grande piazza, voglio far bene”

Il volo di Padoan: “Sambo grande piazza, voglio far bene”

by 8 Agosto 2013

Gli occhi che brillano, il sudore che gli riga il volto, la palla sempre attaccata al piede. Sette polmoni, pensieri veloci, la voglia di correre e non fermarsi più.

L’umiltà stampata in volto, l’ambizione che arde nel cuore: la storia di Ettore Padoan sembra presa tra le righe di uno di quei racconti che narrano l’ascesa di un personaggio, che descrivono la scalata di un atleta, un politico.

Perchè se volere è potere, Ettore ha tutto per spiccare il volo. L’animo semplice, il tocco docile, il passo felpato, la cavalcata nevrile. Dopo le giovanili del Verona, il professionismo toccato con mano, giorno dopo giorno, per il veloce cursore rossoblù è arrivato il tempo della gavetta. O carne o pesce: in un anno si decide il futuro. O la ribalta o la rinuncia ai sogni, senza il rimpianto di non averci provato:

“A San Bonifacio mi trovo benissimo – dice Ettore – c’è un gruppo veramente valido, il mister ci spreme, ma non potrebbe essere altrimenti. C’è grande mentalità, lo si capisce subito”.

Cosa ti ha sorpreso dell’ambiente Sambo?

“Mi ripeto, la mentalità. Ti insegnano ad essere giocatore: io posso ancora farcela, darò tutto quel che ho in corpo.”

Il compagno più forte?

“Non ce n’è uno in particolare, sono tutti veramente forti”.

Impressione su Magoni?

“Un martello, ma va bene così. Ha grande esperienza, cura i minimi dettagli, lavora sull’intensità e sul cervello. Vuole il 120%, e noi lo seguiamo”.

In che ruolo verrai impiegato?

“Giochiamo a tre davanti e sto cercando di ritagliarmi il mio spazio come esterno offensivo, è il ruolo che prediligo, sulla fascia sono cresciuto come calciatore”.

Perchè hai scelto San Bonifacio?

“Perchè è una piazza importante, hanno fiducia nei giovani e per me può rappresentare un’ottima occasione di crescita. Sono contentissimo della mia scelta”.

Quale potrebbe essere l’obiettivo della Sambo?

“Fare il meglio possibile, si gioca per i tre punti, si scende in campo per vincere: sempre”.

Concludiamo: il tuo obiettivo, Ettore?

“Quello di tanti ragazzi che, come me, a 18 anni sono in Serie D: provare a sfondare. Vorrei diventare un calciatore professionista, sto lavorando duro e spero di riuscirci: è il mio sogno”.