Il Real Vigasio torna a correre. La parola al rampante Mirandola: “Il lavoro in settimana farà la differenza””

Il Real Vigasio torna a correre. La parola al rampante Mirandola: “Il lavoro in settimana farà la differenza””

by 27 Febbraio 2013

Un ritorno in campo sottotono, quello inscenato dal Real Vigasio di Luca Bortoletto. Assolutamente da rivedere, l’avvio di 2013 degli aquilotti del Tartaro: risultati a stantuffo, qualche battuta d’arresto, un’identità da squadra vincente troppo incerta e troppo lenta ad arrivare. Un calo forse fisiologico, forse figlio di un appagamento che ha ingannato i ragazzi del presidente Mosele. Domenica però, è arrivata la pronta ripresa, la riscossa che tutti si attendevano. Il Real è tornato a correre, e dopo la flessione iniziale non ha certo intenzione di fermarsi sul più bello. Per restare in alto servirà concentrazione, fame, intensità a partire dalla settimana. Il Real però, ha tutto per restare ai vertici: a sottolinearlo è Matteo Mirandola, il più giovane della rosa, perno inamovibile della retroguarda allestita dall’ex tecnico dell’Avesa, bravo e sorprendente anche in zona goal:

“Sono consapevole che il nostro ritorno in campo dopo le feste non è stato dei migliori. Ne abbiamo discusso tanto, non so se siamo usciti del tutto dal periodo negativo ma la vittoria di domenica è stata senz’altro un segnale importante”.

A cosa attribuisci il calo che ha un po’ interrotto la vostra corsa ai primi posti?
“All’appagamento che non avrebbe dovuto esserci, e all’incapacità di entrare in campo con lo spirito giusto. Abbiamo dimostrato in tutta l’andata di essere alla pari anche delle prime, se giochiamo con l’approccio che chiede l’allenatore. Ecco, nell’inizio del 2013 questo è mancato, e s’è visto”.

Domenica la pronta riscossa: quale fattore ti mantiene ottimista per il futuro?
“Il fatto che questa squadra ha i numeri per restare in alto: sappiamo giocare la palla, possiamo far male a chiunque. Abbiamo ottimi elementi in ogni zona del campo e un gruppo da far invidia a chiunque, è la nostra forza”.

La società come ha reagito?
“S’è fatta sentire quando doveva, ma senza esagerare. Qui il presidente e tutti i dirigenti ci fanno sentire a casa, non ci manca nulla e non possiamo lamentarci: la società ci aiuta in tutto, anche nei momenti in cui meriteremmo una bacchettata”.

Uno sguardo ai compagni: chi emerge nello spogliatoio del Real?
“Su tutti Passarini, il nostro portiere. Ha un’esperienza che nessuno di noi può avere, e quando parla ognuno lo ascolta. Poi Campedelli, che è il capitano, e dico anche Luca Baldini, viene impiegato poco ma la sua presenza è importantissima, sa sempre spendere una parola buona al momento giusto”.

Focalizziamo l’attenzione sulle prime: Castel d’Azzano o Dossobuono per il primato?
“Castel d’Azzano per il vantaggio, ma il Dossobuono gioca meglio di chiunque altro, può ancora rientrare in corsa”.

Il Real ha tutto per puntare ai play-off. In conclusione Matteo, alla luce di quanto emerso nell’intervista, quale sarà il fattore chiave che vi permetterà di raggiungere il vostro obiettivo?
“Il lavoro in settimana, a volte non siamo stati all’altezza. Serve più intensità e più concentrazione negli allenamenti, e poi alla domenica raccoglieremo il risultato. Abbiamo tutto per restare in alto: cercheremo di raggiungere il nostro obiettivo. Poi per la promozione si vedrà, gli spareggi sono un terno al lotto”.