Il Peschiera aggancia il treno dei desideri. Il tecnico Sorio smorza gli entusiasmi: “Guai a chi canta vittoria prematuramente”

Il Peschiera aggancia il treno dei desideri. Il tecnico Sorio smorza gli entusiasmi: “Guai a chi canta vittoria prematuramente”

by 5 Febbraio 2015

Peschiera sul treno dei desideri. Sulle sponde del lago, accarezzare col pensiero un piazzamento tra le nobildonne del campionato, ora, è possibile. L’undici di Sorio, partito in quarta, frenato a metà andata da qualche oscillamento di troppo, ha acciuffato il lotto delle pretendenti al titolo. E se parlar di titolo può suonar eccessivo, così non è se si inserisce il Peschiera tra le più accreditate alla lotta per i play-off.

La truppa lacustre ha mostrato sul campo di possedere idee, uomini, corsa e compattezza per ambire ai primi cinque posti. I mezzi per concretizzare quella continuità di risultati cui tutti fanno riferimento ci sono eccome. Sorio, da par suo, non ne fa certo mistero.

“Avevo già dichiarato di essermi trovato molto bene qui a Peschiera – commenta – la società mi ha sempre permesso di lavorare bene, con tutto l’occorrente e con la massima serenità. Ribadisco ora quanto detto prima. Poi aggiungo che, finalmente, abbiamo trovato il giusto assetto, che nelle ultime uscite ha fatto la differenza”.

Una questione di tempo. Il calo di mezz’autunno Sorio lo minimizza così.

“Abbiamo cambiato molto – puntualizza – io stesso sono al mio primo anno qui. Dovevo conoscere i giocatori e trovare un sistema di gioco che fosse redditizio per le qualità che abbiamo. Non lo si trova dall’oggi al domani, è il campo che, piano piano, ci ha fornito le giuste indicazioni. A volte pagate sulla nostra pelle, certo, ma ne abbiamo fatto tesoro”.

Sorio toglie il Peschiera dalle le pretendenti al primato. Lo scetto, sentenzia, è affar a tre.

“Bure, Gargagnago e Pescantina – conclude – io dico queste tre. Noi? Salviamoci al più presto. Dico solo questo”.