IL DERBY/ S’alzi il sipario sul derby dell’est

IL DERBY/ S’alzi il sipario sul derby dell’est

by 12 Gennaio 2013

Il ritorno dello “Zar”. Inseguito, cercato, voluto fortemente dopo l’infortunio: Nicola Dalla Benetta torna in campo, pronto a ridare al suo Santo Stefano quel lampo di classe che da sempre lo contraddistingue. Passista dal tocco vellutato, Dalla Benetta a Santo Stefano è un monumento che svetta ancora, fatto di estro e di compostezza, di modi posati e di piedi felici, pronti come non mai a far cantare nuovamente il pallone. Domenica arriva il derby: Santo Stefano-Aurora Cavalponica è il duello dell’est veronese rampante, del calcio vissuto per i campi e per le strade, per i bar e le tribune, dove il campanilismo resiste nella sua dimensione più romantica, tra rivalità, aneddoti, ironie che si rincorrono.

Nicola, inquadriamo il derby. Gli ex sono diversi, in molti vi conoscete, i paesi sono vicinissimi. Cos’è per voi Santo Stefano-Aurora Cavalponica?

“Partite come Santo Stefano-Aurora e Santo Stefano-Cologna hanno sempre un significato particolare, credo legato al campanilismo che ancora si respira tra i nostri paesi. Questo aspetto è particolarmente evidente in quanto a vedere la partita saranno moltissime persone di entrambi i paesi (anche tifosi che non ci seguono ogni domenica), partecipano tantissimo caricando chi gioca di adrenalina e voglia di vincere. La vittoria in partite come questa significa sentirsi per qualche ora più forti dei vicini di confine, di prendere in giro per qualche giorno gli amici che si hanno in quei comuni. Vi è insomma una specie di supremazia morale,atletico,fisica in queste partite. Ecco perché hanno un significato particolare”.

Un derby sentito: quali sono gli aneddoti, i significati di Santo Stefano-Aurora Cavalponica?

“Si con l’Aurora è un derby molto sentito, anche perché sono molti anni che le due squadre non si affrontano in categoria. Poi, per chi come me o Campesato cresce nelle giovanili della squadra del paese e la affronta in ogni categoria giovanile, è un piacere poter ritrovare questo derby in una categoria più impegnativa. Inoltre sono molti gli ex in campo. Bressan per noi, Paganin, Campesato, Donatello per loro. In più molti miei compagni hanno giocato con giocatori dell’Aurora negli anni passati. Quindi ci si conosce bene e sono convinto sarà una partita molto bella e combattuta”.

Particolarità del pre-gara?

“Sfottò in particolare no, anche se quando troviamo il nostro amico Paganin in giro gli ricordiamo che fino all’anno scorso aveva i colori del Santo Stefano, scherzi a parte c’è molto rispetto reciproco anche se siamo avversari, semmai gli sfottò arriveranno a partita finita per la squadra perdente.
Sono felice di trovarmi contro Gambin, abbiamo giocato ogni derby delle giovanili contro, e dopo circa 10 anni torniamo finalmente a giocare contro”.

Sei al ritorno dopo un lungo infortunio: sarai della partita?

“Sono tornato a giocare dopo un anno domenica 23 dicembre contro l’Illasi, ho giocato circa 30 minuti; sabato 5 ho fatto 90′ in amichevole col Caldiero. Il ginocchio risponde molto bene, e fisicamente faccio progressi ogni settimana, non so se giocherò titolare domenica, lo scoprirò negli spogliatoi, sicuramente spero di poter avere qualche minuto a disposizione per dare il mio contributo,in partite come questa il desiderio di giocare diventa enorme”.

 

“Per concludere – aggiunge Dalla Benetta – permettimi di ringraziare chi mi ha aiutato nel periodo di recupero dall’infortunio: ringrazio la mia famiglia, la mia ragazza, la società, il dott. Bellini, il dott. Lugli che mi ha operato e i personal trainer della palestra che mi hanno seguito durante la riabilitazione. Rinnovo un sentito grazie a tutti loro”.