Il Bardolino guarda al futuro

Il Bardolino guarda al futuro

by 18 Giugno 2010

Il Bardolino Verona perde il titolo di campione d’Italia, ma con un secondo posto che vale l’accesso alla Champions League, salva una stagione che sembrava destinata, dopo il girone di andata, all’anonimato. Autore di questa rincorsa alla vetta della classifica e a quel secondo posto, insidiato dal Tavagnacco, è stato un Renato Longega, tornato alla guida del team gialloblu all’inizio del girone di ritorno.

Mister Longega, quale ritiene essere il bilancio di questa stagione calcistica per il Bardolino Verona?
“Abituati a vincere i campionati e le altre manifestazioni come Coppa Italia e Supercoppa non possiamo certo gioire. Ma risulta chiaro che, per come si era messo il campionato nel girone di andata, non possiamo che essere decisamente soddisfatti. Nelle ultime dodici partite, tranne la sconfitta di Sassari, ne abbiamo vinte undici. E dobbiamo anche dire che abbiamo recuperato otto punti ad un Tavagnacco che, quasi sino alla fine, ci aveva conteso il secondo posto della classifica”.

Ma allora quali sono stati gli errori commessi in questa stagione calcistica?
“Errori iniziali ci sono stati, e quegli errori li abbiamo pagati tutti lungo il corso del campionato, ma una flessione dopo tre scudetti consecutivi e tanti successi ottenuti è quasi fisiologica”.

Vuol dire che, al momento in cui è entrato in scena Lei, il percorso era già compromesso?
“Da Natale in poi, credo proprio che siamo riusciti a realizzare il massimo. Ora, comunque, con la conclusione del campionato non ritengo esaurito il nostro compito. Il Bardolino Verona sarà impegnato in Coppa Italia e penso che potremo avere buone possibilità per aggiudicarsi il trofeo. Il futuro, quindi, è di grande ottimismo”.

Il futuro prossimo del Bardolino Verona prevederà delle novità?
“Certamente sì. Ci saranno novità societarie perché vogliamo tornare ad essere i primi in Italia e tra le grandi in Europa”.

I proponimenti futuri quali possono essere?
“Come ho detto, lottare per lo scudetto e conquistare già da subito per la Coppa Italia”. –In tutta questa confusione che ha caratterizzato il 2009/2010, cosa le è piaciuto e cosa non ripeterebbe?
“Mi è piaciuta la crescita del gruppo, la determinazione che ha contraddistinto la seconda parte di campionato da parte delle ragazze, il bel gioco ritrovato e le vittorie ottenute. Non ripeterei il consenso dato per riprendere in mano la squadra”.

Perché?
“Perché avevo tutto da perdere e poco da guadagnare da questo incarico. Non è stata una scelta personalmente vantaggiosa, anche se, alla luce degli avvenimenti, si è rivelata importante. Devo ringraziare al proposito le ragazze che hanno mostrato grande professionalità e che mi hanno consentito buone soddisfazioni”.