Gargagnago incorona il suo Materazzi dei poveri. Quindici centri per “Vaia” Lonardi

Gargagnago incorona il suo Materazzi dei poveri. Quindici centri per “Vaia” Lonardi

by 6 Maggio 2016

La corona è già pronta. Pare che pure lei attenda, trepidante, d’accomodarsi sul capo di chi l’ha meritata. Gargagnago abbraccia il suo bomber delle retrovie. La festa è tutta per Marco Lonardi, 28 anni, stopper dal piede educato: quindici reti partendo da dietro, ragazzi, son numeri e non chiacchiere.

Lonardi, nella sua arte estemporanea del goal, s’è permesso pure di usar la tavolozza: non solo colpi di testa o reti in mischia. Tra i suoi goal ci sono anche auree pennellate d’autore: dalla distanza o di punizione, da fermo, con chirurgica precisione. Luminose come i suoi occhi ebbri di gioia. E’ stato un anno felice. Peccato per la ciliegina, quei play-off sfiorati di un soffio. Ma non importa.

“Ci rifaremo l’anno prossimo – commenta il diesse Procura – siamo solo all’inizio del nostro progetto. Con Pierno si è creato un gran bel feeling, la rosa è buona, la percentuale autoctona, di gargagnanesi, diciamo così, è nutrita e destinata ad aumentare. Le basi sono solide, ripartiremo con tante certezze utili per la prossima stagione”.

Intanto, va confezionata la festa al buon Lonardi, il Materazzi dei poveri, come lo chiamano qui. “Matrix” che, per fatto di goal, “Vaia”, come lo chiamano gli amici più cari, ha superato.

“Materazzi nel Perugia di Cosmi segnò 12 goal – conclude Procura – Lonardi si è spinto oltre, arrivando a quindici. E’ uno dei simboli della squadra. Il suo, e non è retorica, è amore vero per i colori, tant’è che si è tatuato le quattro G che campeggiano nel nome di Gargagnago sulla pelle, quasi a voler togliere ogni dubbio su quanto profondo fosse il sentimento d’appartenenza. Sono felice di festeggiarlo e di tesserne le lodi: attorno a lui e agli altri pilastri si formerà un Gargagnago sempre più forte e figlio del territorio, della nostra Valpolicella”.