Filippi, nuova rotta verso l’Australia. Il preparatore: “Devo tutto a Massimo Costa. Ora provo un’esperienza di vita”

Filippi, nuova rotta verso l’Australia. Il preparatore: “Devo tutto a Massimo Costa. Ora provo un’esperienza di vita”

by 28 Settembre 2017

Rotta verso l’Australia, parte seconda. Valerio Filippi saluta la Virtus con in mano un biglietto per l’Oceania. Dietro le spalle, le sfide di ieri: il calcio giocato, il passaggio a preparatore, gli anni al Chievo, la stretta collaborazione con Massimo Costa, sua mentore in Virtus. Oltre la linea dell’orizzonte, un domani da decifrare: non è un volo della speranza, ma quello verso Sydney per Filippi rappresenta l’occasione di un cambiamento importante. Drastico, magari, vista la lontananza da casa. Ma pieno di stimoli, prospettive, possibilità di crescita, di affermazione umana e professionale.

Sempre in campo, giovane maestro di chi vola tra i legni. Filippi, imparata l’arte, proverà a trasmetterla dall’altra parte del mondo. La giovane età non inganni: la carta d’identità dice 29 ma sono già dieci anni che allena tra Serie D, vivaio clivense e società dilettantistiche veronesi. In passato, pure un’esperienza con l’Academy del Milan sempre a Sydney. Dove potrebbe, non è da escludere, tornare anche ad allenare.

“A fine 2014 sono andato in Australia per un’esperienza di vita con la mia ragazza. Non era nelle mie priorità fare calcio. Ai tempi, però, grazie ad alcune conoscenze sono venuto in contatto con Andrea Icardi, ex giocatore del Milan, oggi responsabile dell’Academy rossonera a Sydney. Mi ha testato e la prova è andata bene. Sono rimasto con loro sei mesi, una gran bella esperienza. A novembre 2015 sono tornato in Italia ed in Virtus, con Massimo Costa. Ora sono di nuovo qui, magari per restare”.

In Virtus scorrono i ricordi di una vita. Prima portiere, poi maestro dei numeri uno. Fianco a fianco con Massimo Costa, suo mentore, al quale non lesina sentiti ringraziamenti.

“Devo moltissimo a lui, quando ho smesso di giocare mi ha preso come assistente e mi ha insegnato l’arte del mestiere. Non sapevo neanche lanciare una palla con le mani, ora invece un po’ d’esperienza, diciamo così, ce l’ho. Spero di mettere in pratica gli anni in Virtus anche qui. Ho scelto di partire per giocarmi una possibilità di vita differente: qui in Italia avevo qualche difficoltà di lavoro, ho provato a dare una sterzata alla mia vita. Proverò a farmi strada in campo anche in Australia. Questo è il mio obiettivo, gavetta ne ho fatta, ora spero di raccogliere i frutti di tanto lavoro”.