Ferroli scopre i campioni del Qatar. Il sogno? Giocare un giorno il Mondiale

Ferroli scopre i campioni del Qatar. Il sogno? Giocare un giorno il Mondiale

by 9 Maggio 2011

Diventeranno campioni. Presto. Intanto si divertono a fare le prove generali. Verona ha scoperto in questi giorni la frontiera del nuovo calcio. Per informazioni chiedete a Hamad bin Khalifa Al Thani. Il sultano del Qatar si sta appassionando anche della sport più amato dagli italiani. E la sua passione lo ha spinto a portare la candidatura del suo emirato per il Mondiale di calcio del 2018. O in alternativa del 2022. Le disponibilità economiche sono illimitate. La voglia di fare bella figura è tanta. E allora bisogna prepararsi al meglio all’impatto. Impostando il lavoro in ampio anticipo. I risultati arriveranno con il tempo. Ma i primi segnali sono più che confortanti. Basta chiedere conferma agli addetti ai lavori passati a vedere l’ultima edizione del torneo internazionale giovanile ‘Ferroli’. Presenta alla rassegna c’era quest’anno l’Aspire Academy, squadra proprio del Qatar, che si è aggiudicata la coppa più importante. Il risultato non è figlio del caso. E il sultano potrà sorridere. Perchè tra i tanti ragazzi passati velocemente da San Bonifacio in questi giorni potrebbe esserci la stella della nazionale del futuro del Qatar. Dunque, vi spieghiamo come funziona. Gli ‘uomini del sultano’ hanno creato una base permanente in Africa. L’obiettivo è quello di setacciare il Continente Nero per trovare talenti da far convogliare poi nell’accademia che ha sede in Senegal. Si tratta di un vero e proprio reclutamento mirato. I migliori passano in Qatar, iniziano un percorso lungo. E nel giro di 4-5 anni per i giocatori scelti ci sarà anche la possibilità di naturalizzazione. Una nazione che vuole crescere sul piano calcistico può scegliere anche questa via. Inoltre in Qatar vengono continuamente invitati per incontri amichevoli i club più blasonati del circuito internazionale. Milan, Manchester, Chelsea, giusto per fare qualche esempio. La selezione arrivata a San Bonifacio si è dimostrata di gran lunga superiore alle rivali per fisicità e qualità del gioco. In più, i tecnici scelti per portare avanti questo progetto arrivano dalle parti più disperate del mondo, mettendo a disposizione esperienza di vita e di lavoro molto diverse. Alla fine c’è fusione totale. E lo sceicco sogna.