DERBYSSIMO/ Virtus contro Cerea. Vediamo chi torna a sorridere

DERBYSSIMO/ Virtus contro Cerea. Vediamo chi torna a sorridere

by 20 Marzo 2012

 Il ricordo dell´andata è ancora vivissimo. Grande calcio, splendida cornice, emozioni vere. Cerea contro VirtusVecomp è un´assicurazione sullo spettacolo, come tutto il campionato ha saputo certificare tappa dopo tappa. Il Pelaloca è già vestito a festa, anche se stasera i tre punti varranno più di un colpo ad effetto. L´estetica magari ad un certo punto si farà anche da parte, rimpiazzata da esigenze di classifica e treni che non possono aspettare ancora. Tanti sorrisi all´inizio, pacche sulle spalle, mezze battute. Quell´ora e mezza più recupero sarà però una storia diversa. Entrambe hanno un obiettivo. Maggiormente preventivato quello della VirtusVecomp, che i suoi propositi d´alta classifica non li ha mai nascosti. Inatteso (in positivo) quello del Cerea, che quest´estate suggeriva mille battute ironiche rimandate però al mittente a suon di impeccabili prestazioni. ?Il Piccolo Toro guida la classifica dei derby, non ne ha ancora perso uno fra le due vittorie col Villafranca e lo scoppiettante 2-2 del Gavagnin, quando solo una zampata di Taddeo impedì al Cerea di fare bottino pieno. Sette punti contro cinque, ma la Virtus ne ha sei in più. Quanti saranno stasera verso le dieci? Dura rispondere, anche senza ricorrere per forza alla massima secondo cui i derby sfuggono ad ogni pronostico. La VirtusVecomp può ancora arrivare prima, ma ha bisogno di una bella mano dal Giudice Sportivo per il ricorso sulla presunta irregolare posizione nelle prime cinque partite di Ciro Aliberti, difensore dell´Este. La sentenza, attesa fra un paio di settimane, disegnerà altri contorni. Anche se sarà solo il primo round, anche se poi molto dipenderà anche dal rendimento delle altre. E il Cerea? Forse più sciolto, di certo bello carico dopo un miniperiodo non certo esaltante. Meglio mettere la tripla.?

SI PUO´ FARE. I numeri non trasmettono niente di buono. Il Villafranca nelle 12 partite giocate contro le attuali prime otto ha preso solo sei punti sui 36 in palio, vinto col Mezzolara nel giorno del debutto di Davide Pellegrini e pareggiato Con VirtusVecomp, San Paolo Padova all´andata più Este al ritorno. Strada chiusa? Non proprio, perchè per fortuna nel calcio non sempre vince il più forte. Il Forlì ora come ora pare una specie di carro armato, dopo il giro di boa ha già collezionato 23 punti contro i 20 ad esempio dell´Este regina. Dalla sua parte ci sono ambizioni smisurate, un progetto in cui lo sbocco nei professionisti pare quasi naturale e una provincia intera alle spalle, particolare che ha sempre la sua bella incidenza quando i punti valgono doppio. Il blasone pesa, pari però almeno al desiderio del Villafranca di tornare ad essere quelli dei bei tempi. Quando la salvezza pareva a portata di mano, quando il ruolino di marcia lasciava tutti tranquilli, quando la cittadina più popolosa di tutta Verona (a cui la serie D calza a pennello) dormiva sonni relativamente tranquilli dopo un avvio pieno di incertezze. In un pomeriggio può capitare di tutto. Ha poco da rimproverarsi il Villafranca, sempre sul campo nel tentativo di correggere difetti e guardare avanti senza paura. «Il lavoro prima o poi pagherà», ha sempre ripetuto Pellegrini, non soltanto a Villafranca. Il teorema vale a tutti i livelli, anche in serie D. Anche se il Forlì rimane per molti ancora la vera favorita al primo posto finale. Cuore e carattere però fanno miracoli.