Croz, tra potenza e atto c’è il campo. Il diesse Marchesan: “Mostriamo serietà. Ci guadagneremo le soddisfazioni che vogliamo”

Croz, tra potenza e atto c’è il campo. Il diesse Marchesan: “Mostriamo serietà. Ci guadagneremo le soddisfazioni che vogliamo”

by 23 Luglio 2015

Tra potenza e atto c’è il campo. Lui, insindacabile giudice. E’ la filosofia del divenire a riassumere, in un sol concetto, ciò che sarà il campionato della Croz Zai. Lo si intende a chiare lettere: al termine della presentazione, avvenuta ieri sera presso gli impianti sportivi, si nota un quadro chiaro, limpido. La materia c’è, va plasmata. E’ inopportuno parlare di corazzata: le etichette si meritano a maggio, non a luglio. Alla fine, non al principio della stagione. Meneghetti, storico tecnico, vedrà moltiplicarsi la complessità del suo lavoro. Conoscenze, stimoli, intuizioni: partirà da qui. Sarà architetto e scalpellino, illustratore e traduttore, per dirla con Pirandello.

Disegnerà il suo undici, gli darà forma. Toglierà ciò che è in eccesso: meno è meglio, d’altronde. Illustratore, maestro d’idee e traduttore sul campo, come se la panchina fosse la sua lavagna. La fiducia in lui è massimale.

“Mai cambieremo l’allenatore, piuttosto cambio metà squadra”, Tarcisio Spada è sibillino. Sorride, ma il messaggio è chiaro. Il demiurgo non si tocca. Bisogna sudare la maglia. Onorare l’impegno, rispettare il tempo dedicato dagli uomini della società. Quest’anno si fa sul serio: dopo la rincorsa l’asticella sarà più alta. C’è l’obbligo di saltarla, ad ogni costo.

“Mi conoscete – spiega il ds Marchesan – non pongo obiettivi. Voglio serietà ed impegno, chi è qui deve avere forti motivazioni come le abbiamo noi. Vietato fare calcoli adesso, la storia si scrive sul campo. Il primo obiettivo, se di obiettivo bisogna parlare, è dimostrare dignità. Si può vincere, pareggiare o perdere, ma c’è modo e modo. Vorrei vedere da subito lo spirito giusto, quello che anima da sempre le persone che gravitano intorno alla Croz”.

La società ha fatto la sua parte, ora tocca ai giocatori.

“Tutto è nelle vostre mani – prosegue il presidente Gaspari – la società ha fatto il possibile per essere presente e per permettere al diesse di allestire una rosa di tutto rispetto. Ora chi vestirà la nostra maglia dovrà dimostrare di valere la fiducia, noi vi daremo il massimo supporto, ragazzi. Voi date tutto, senza risparmiarvi, la domenica. Vedrete che sapremo toglierci delle soddisfazioni”.

Sintetico, come da prassi, il tecnico Meneghetti.

“Sarò di poche parole – conclude – queste sono le serate della società ed è giusto che siano i dirigenti a parlare. Mi conoscerete in campo, ogni discorso varrà lì dentro, com’è normale. Do il benvenuto ai nuovi e dico ben ritrovati a chi è rimasto. Ringrazio chi c’è sempre stato tra dirigenti e tifosi e mi inorgoglisce che attorno a noi ci sia sempre più gente. Proveremo a migliorarci, lo sapete, anche con un occhio ai giovani. C’è un gruppo interessante nato e cresciuto qui, daremo loro modo di avvicinarsi alla prima squadra e di assaggiare il calcio vero degli adulti. Le prospettive sapete quali sono, godiamoci le ferie, da agosto si inizia a far sul serio”.