“Ciao, Italia” Alberto Nortilli se ne va: “Parto per Singapore, forse per sempre”

“Ciao, Italia” Alberto Nortilli se ne va: “Parto per Singapore, forse per sempre”

by 3 Febbraio 2014

Au revoir. Un saluto a Verona e al Belpaese, e poi via, verso una nuova vita tutta da scoprire. Alberto Nortilli se ne va: in mano c’è un biglietto per Singapore. La partenza ieri: alle 21 Alberto è salito sul volo per l’Asia. In Oriente, lo aspetta un master in Business Administration. In estate è volato in Inghilterra per migliorare l’inglese proprio per questo obiettivo: affrontare l’università in inglese a Singapore.

La scelta è definitiva: Alberto vuole aprirsi una strada lavorativa fuori dall’Italia. Il suo futuro, racconterà lui stesso, sarà fuori dai confini dello Stivale.

“Parto per un master e per la voglia di trovare un lavoro fuori dall’Italia. Starò in Singapore un anno, ma se si presentasse l’opportunità potrei rimanere là, forse per sempre. Vedo il mio futuro fuori dall’Italia”.

Tabula rasa con il passato. Alberto ha deciso di regalarsi un avvenire tutto nuovo, completamente diverso dalla vita che ha vissuto qui a Verona.

“A Verona sono stato benissimo, mi sono laureato in Economia e ho giocato per anni nelle giovanili dell’Hellas, il periodo più bello della mia vita. Ricordo quando Pellegrini mi convocò in prima squadra, in C: bellissimo”.

Campioncino in erba, Nortilli ha poi scelto di concentrarsi sullo studio, accantonando il sogno di fare il calciatore.

“Avevo molte proposte ed ero pronto per passare al Monterotondo, una squadra romana che al tempo in cui mi chiamò era fortissima. Poi non se ne fece nulla, avevo rifiutato tutte le altre proposte e scesi nel dilettanti, scegliendo di lì a poco di studiare e di lasciar perdere i sogni calcistici che avevo da bambino”.

Team, Castelnuovo, di nuovo Team, e poi Ponte Crencano, l’ultimo anno e mezzo. Questo è il pedigree di Nortilli nel calcio di casa nostra.

“Al Team ho vissuto un’esperienza fantastica, penso che presidenti come Belligoli ce ne siano pochi in giro, veramente un grande. Poi voglio ringraziare tutti coloro che sono stati con me al Ponte Crencano in quest’ultimo anno e mezzo, in particolare il diesse Nicola Testi che, quando volevo smettere di giocare, mi ha fatto tornare la voglia proponendomi l’esperienza al Ponte. In quest’anno e mezzo ho giocato assieme ai miei amici, e sono più gli aspetti positivi che quelli negativi. Porterò un gran bel ricordo di loro, con la speranza, vivissima, di aver fatto la scelta giusta partendo per Singapore. E’ la svolta della mia vita, ci tengo moltissimo”.