Chievo-Top 22: 5-1, la truppa di Cherobin torna al goal. Ottima prova contro i clivensi

Chievo-Top 22: 5-1, la truppa di Cherobin torna al goal. Ottima prova contro i clivensi

by 17 Luglio 2014

ChievoVerona – Top 11 Dilettanti: 5-1
Marcatori: 31’ primo tempo Pellissier, 19’ secondo tempo Paloschi (rig.), 30’ secondo tempo Vesentini, 7’ terzo tempo Zukanovic, 25’ terzo tempo Sbaffo, 26′ terzo tempo Bentivoglio.

ChievoVerona 1° Tempo (4-3-1-2): Bardi, Pucino, Frey, Cesar, Biraghi; Bellomo, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Pellissier, Maxi Lopez.

Top 11 Dilettanti (4-4-2): Gobbetti, Avanzi, Cherobin, Fiorini, Dal Degan, Peroni, Fortunato, Aldrighetti, Ballarini, Vecchione, Carigi.

ChievoVerona 2° Tempo (4-3-1-2): Puggioni, Frey (15’ Sardo), Pucino (15’ Papp), Cesar (15’ Zukanovic), Biraghi (15’ Fraga); Kupisz, Radovanovic (15’ Bentivoglio), Mangani,; Sbaffo; Paloschi, Sestu.

Top 11 Dilettanti 2° Tempo (4-4-2): Boninsegna, Benedetti, Cantachin, Fiorini, Valoti, Poletto, Adami, De Rossi, Vesentini, Guandalini, Facci.

ChievoVerona 3° Tempo 4-3-1-2): Squizzi, Sardo, Papp, Zukanovic, Fraga; Guana, Bentivoglio, Mangani; Sbaffo; Meggiorini, Stoian.

Top 11 Dilettanti 3° Tempo (4-4-2): Gobbetti (15′ st Boninsegna), Avanzi (15’ Cantachin), Cherobin (15’ Facci), Fiorini (20’ De Rossi), Dal Degan (20’ Poletto), Peroni, Fortunato (20’ Adami), Aldrighetti, Ballarini (20’ Vesentini), Vecchione (20’ Guandalini), Carigi.

Arbitro: Tiziano Mantovani.
Assistenti: Marco Giannini e Gaetano De Vecchi.

 

A testa alta. La Top 22 di Alessandro Cherobin esce dal campo di San Zeno con una certezza:  se l’intento era quello di salvare il salvabile, Vecchione e compagni sono andati oltre. Sono andati al di là di ogni aspettativa per il proprio orgoglio e per il piacere del pubblico presente, che, va detto, ha visto una partita vera. La truppa di Cherobin ha mostrato un’intesa non da poco sul piano del gioco e della tenuta difensiva, per non parlare della condizione atletica, non certamente ottimale ma comunque più che dignitosa. Pur insieme un solo giorno poche volte l’anno, la selezione ha dato del filo da torcere alla truppa di Corini. A fine partita il punteggio è pesante ma non troppo: il 5-1 non deve trarre in inganno. Basta un dato per confermarlo: al termine del secondo dei tre tempi, il Chievo era in vantaggio per 2-1. Non una brutta fotografia per la nostra selezione, riunitasi in un sol giorno dopo due mesi di pressochè completa inattività. Mister Cherobin, come al solito, ha di che compiacersi coi suoi ragazzi. La prova offerta ieri è stata di quelle toste, di spessore. La Top  osso duro doveva essere, e osso duro è stato. Impossibile chiedere di più: giusti gli applausi a fine gara per entrambe le formazioni.

LA CRONACA:

Il Chievo fa rombare il motore per la prima volta, e s’è visto. La manovra s’intravede, Birsa dimostra già d’essere in palla, Biraghi sulla corsia mancina offre spunti interessanti, Maxi Lopez e Pellissier cercano le prime intese. I gialloblù viaggiano a buona velocità, il pubblico apprezza, ma dalle parti di Gobbetti non si passa. Nel primo dei tre tempi da 30′ il portierone del San Zeno si immola salvando il risultato per ben tre volte. Da segnalare un ottimo intervento d’istinto su Biraghi lanciato a rete. La retroguardia regge l’urto con orgoglio: Dal Degan per Maxi è spesso degno avversario, così come Peroni, mai domo contro capitan Pellissier. Lo zero a zero rende viva la partita, il Chievo preme ma non passa, la Top ci prende gusto, stringe i denti e ogni tanto alleggerisce in avanti, pur senza troppa fortuna. Poi, giusto allo scadere, Pellissier in mischia rompe il ghiaccio: zampata di destro, Gobbetti non può nulla, la palla finisce nel sacco.

Pazienza, si ricomincia. Nella seconda frazione va in scena la consueta girandola di cambi. Cambiano gli interpreti ma non lo spartito. Il Chievo attacca, cerca il pertugio giusto con insistenza, Paloschi si danna l’anima ma non si passa. Prima Boninsegna, poi la traversa, poi di nuovo Boninsegna sbarrano la strada ai clivensi. Ci vuole un rigore per rompere di nuovo l’equilibrio. Kupisz viene atterrato in area, l’arbitro ravvisa la massima punizione: dal dischetto Paloschi non fallisce. Ma non è finita. La Top ha una reazione d’orgoglio e allo scadere accorcia le distanze. Cantachin, neo acquisto dell’Isola Rizza, sgroppa sulla corsia mancina e pennella al centro dove, puntuale, arriva Vesentini: l’incornata è di quelle vincenti. La palla va oltre Puggioni e s’infila nel sacco: 2-1.

Nel terzo tempo, inaspettatamente, non cambia l’inerzia della partita. T’aspetti che la miglior condizione del Chievo attecchisca le ultime velleità della selezione, ma al 5′ Avanzi vola sull’out di destra e pesca Ballarini in mezzo. Papp ci mette una pezza chiudendo un angolo. Fosse arrivato un secondo dopo, la palla del pareggio era invitantissima. Pazienza anche qui. Scampato pericolo, il Chievo morde fino alla fine. Alza i ritmi e, complice un netto calo psicofisico della selezione, dilaga nel finale. Il tris lo firma Zukanovic con un pregevole mancino da calcio piazzato. Poker e pokerissimo sono opera di Sbaffo e Bentivoglio: finisce 5-1 tra applausi e strette di mano. Il Chievo incassa la prima vittoria e guarda la futuro, la Top si congeda col sorriso: di meglio, va detto, era impossibile chiedere. Arrivederci all’anno prossimo!