Caselle non gioca a nascondino. Il diesse Bertoncelli: “Giochiamo per un campionato di vertice. Lo dico a chiare lettere”

Caselle non gioca a nascondino. Il diesse Bertoncelli: “Giochiamo per un campionato di vertice. Lo dico a chiare lettere”

by 28 Agosto 2015

“Giochiamo per un campionato di vertice. Nascondersi è banale”. Viva la sincerità, viva l’ambizioso buonsenso di chi pone l’asticella là dove le potenzialità dicono di poter arrivare. Nicola Bertoncelli, diesse del Caselle, evita maschere e inutili giri di parole. Presenta il suo Caselle così come è, come l’ha concepito assieme a patron Abbiati, come l’ha costruito, mattone su mattone, nel corso dell’estate.

“Non sono tipo da proclami ma nascondersi francamente è banale – sentenzia – bisogna essere sinceri con se stessi: a Caselle giochiamo per puntare ai primi posti. La squadra è stata costruita per far bene, Polacco in panchina è una garanzia, abbiamo uomini in grado di fare la differenza in categoria e dunque, per logica conseguenza, ci aspettiamo un campionato all’altezza. Questo è il nostro progetto, senza giri di parole”.

Bertoncelli è un appassionato informato, fine conoscitore di un calcio che, da gran punta qual è stato, ha salutato da pochi anni. Sa pesare il valore del suo Caselle, come quello altrui. La concorrenza non manca, i nomi già li conosce. Il girone A, per antonomasia, è tra i più tosti della Seconda. Ma non per questo i gialloblù toglieranno lo sguardo dalla cima del monte, punto d’arrivo di un anno che si vuol gaudioso.

“Pescantina, Albarè, Calmasino, Negrar e Gargagnago sono ottime squadre – conclude – le candidate, assieme a noi e alla classica sorpresa, ai primi posti. Chi potrà essere la sorpresa? Direi il Real Lugagnano, tenetelo d’occhio. Ha allestito una signora squadra, se trova la quadratura può far male a chiunque.”