CAROTA E BASTONE/ Il presidente Ferrari bacchetta il Ponte Crencano: “Serve più impegno”

CAROTA E BASTONE/ Il presidente Ferrari bacchetta il Ponte Crencano: “Serve più impegno”

by 17 Dicembre 2012

Un bagno d’umiltà per ripartire, crescere, pulirsi la coscienza. Non usa mezzi termini Gabriele Ferrari, presidente del Ponte Crencano, per analizzare il momento dei suoi ragazzi. Tra le fila gialloblù serve un’inversione di tendenza a livello di mentalità: la qualità, che non manca di certo agli uomini di Gaiardoni, da sola non basta. Lo dimostrano i numeri, le caratteristiche delle battistrada, una classifica che non rispecchia ancora il valore assoluto dei borgotrentini. E’ una sana autocritica, quella proposta dal presidente Ferrari:

" Abbiamo nomi d’altra categoria, ma come sapevamo, da soli non bastano. Serve una mentalità da squadra di calcio, a partire dalla settimana per finire alla domenica. Bisogna imparare a soffrire e a tutti consiglio un bagno d’umiltà, dobbiamo esserne ben consci ".

Come lo intende il salto di qualità, presidente?

" Tante squadre magari non hanno i nomi, però si allenano con regolarità, vivono il calcio con passione, ma soprattutto con continuità. Noi invece abbiamo ancora troppe assenze agli allenamenti, nelle difficoltà siamo troppo molli, dobbiamo migliorare lì, è troppo facile accampare scuse ad ogni evenienza ".

Il fattore per cui essere ottimisti?

" Il fatto che la rosa è comunque ottima, e basterebbe poco per valorizzarla. Sicuramente l’arrivo di Gaiardoni è stato positivo: coi giocatori maniene il giusto distacco, è più autoritario e per una squadra come la nostra è l’uomo giusto per ripartire ".

Il giocatore su cui puntare?

" Su tutti Nortilli, deve fare la differenza. Dico deve perchè è nelle sue possibilità, e finora non l’ha dimostrato sempre. Poi dico Casolai, che è giovane ma con buone qualità, e sta migliorando anche dal punto di vista dell’impegno, ed è un po’ la nota lieta del momento. Infine Marco Baietta, punto molto anche su di lui, chiaramente senza nulla togliere agli altri ".

Uno sguardo al campionato: la squadra più forte?

" L’Ares, tra tutte è la più compatta ".

Miglior calcio?

" A sorpresa dico il Porto San Pancrazio, li ho visti molto organizzati ".

Favorita per il primato?

" Al momento la Nuova Cometa, ma non escludo rimonte ".

Concludiamo, presidente. La sua è una dura autocritica: alla luce di quanto emerso, che obiettivo si sente di dare ai suoi ragazzi?

" Innanzitutto quello di creare l’ambiente giusto per fare calcio, e gli ingredienti li ho detti prima. Poi per puntare ai play-off siamo ancora in corsa, e se miglioreremo dove serve sono sicuro che per i primi cinque posti potremmo esserci anche noi, su questo non ho dubbi ".

Riccardo Perandini