Caldiero, idee chiare e profilo basso. Il presidente Berti: “Meritiamoci l’Eccellenza”

Caldiero, idee chiare e profilo basso. Il presidente Berti: “Meritiamoci l’Eccellenza”

by 4 Agosto 2015

Meritare la maglia, meritare l’Eccellenza. Il messaggio passa chiaro, sibillino. Caldiero toglie i veli e si guarda dentro. E’ un’introspezione profonda ma serena, dai toni smorzati ma sincera. Questione di stile: vietato fare proclami. La vittoria della Promozione è un gran bel ricordo, ma fa ormai parte del passato. Va messo in disparte: serve una nuova identità in un nuovo campionato.

Il mercato è servito per assestare i colpi che servivano. Non si può parlare di rivoluzione, ma il cambiamento è notevole. Andrà in campo un Caldiero rimesso a nuovo, tirato a lucido quanto basta per presentarsi come si deve al gran ballo.

L’arrampicata verso l’Eccellenza è di nuovo finita, ora serve l’equilibrio per godersi il panorama. Forse Caldiero potrà ancora guardare al mondo col naso all’insù: guai mettere limiti alla Provvidenza. Ma questo è un altro discorso, che  nessuno, qui, vuole affrontare prematuramente.

“Meritiamoci l’Eccellenza – esordisce il presidente Filippo Berti – qui a Caldiero la società cresce ed è solida perchè sono in molti a dare un grande contributo. Chi indossa questa maglia deve sudarla, deve guadagnarsela. I giocatori godono della massima fiducia di tutti, ci aspettiamo che la ricambino sul campo. L’obiettivo? Manteniamo la categoria, siamo una neopromossa. Capiamo come si sta in Eccellenza e poi valuteremo”.

Berti non si sbottona, non si smentisce.  Il presidente è d’indole poco incline ai vezzi di chi ama farsi bello su piazza. Resta in disparte, concede poche pubbliche uscite, lavora sodo, in silenzio. Laconico, ma incisivo: Berti è così. Preferisce la concretezza dei fatti, per i quali c’è  tempo da attendere ancora. Inutile, dunque, lanciarsi in scorribande retoriche prima che tutto abbia inizio. Di ricerca di soddisfazioni, invece, parla il diesse, Fabio Brutti.

“I ritocchi operati sono stati condivisi tra tutti, società e staff – prosegue – il mercato è stato fatto per essere all’altezza della nuova categoria e per toglierci delle soddisfazioni. Diventiamo squadra in fretta, poi ci faremo rispettare”.

Soddisfatto, dopo i primi giorni di lavoro, il tecnico Piuzzi, il quale fotografa così la situazione.

“Ho a disposizione grandi giocatori per la categoria – conclude – sta a me assemblarli. In campo voglio una grande squadra, i grandi giocatori non servono se non si crea un complesso di un certo tipo. Giocheremo per comandare le partite, per lavorare  la palla, far correre gli altri e pungere davanti. Voglio un Caldiero che sappia da subito cosa bisogna fare in campo. Al momento le sensazioni sono buone, c’è cultura del lavoro, i ragazzi lavorano bene. Continuiamo di questo passo”.

Questa la rosa del Caldiero 2015-2016:

PORTIERI: Federico Da Vià (93 dalla Provese), Pietro Bertasini (1997 dal Chievo) e Matteo Smittarello, entrambi del 1997.
DIFENSORI: Marco Balan (96), Antonio Campanella (96, dalla Virtus), Marco Castelli (97 dalla Virtus), Simone Dal Degan (1980, dall’A.C. Oppeano), Valerio Dal Lago (87), Edoardo De Luca (97), Luca Gelain (93) ed Andrea Munaretto (92).
CENTROCAMPISTI: Alberto Cattivera (97, dalla Virtus B.V.), Umberto Lovato (95), Matteo Speri(91), Luca Taddeo (1988), Andrea Tecchio (87), Alessandro Vecchione (83), Giulio Zenari (97).
ATTACCANTI: Luca Albertini (97), Luca Avesani (87), Stefano Fracasso (84), Manuel Leardini (91) e Giacomo Moresco (83).

STAFF TECNICO: mister Roberto Piuzzi, collaboratore Giampaolo Bazzoni, preparatori dei portieri Marco Dalli Cani ed Enrico Gironi, preparatore atletico Matteo Zambello, fisioterapista Khalil Anwar.