Bussolengo gioca a poker. Il tecnico Tommasi: “A Pozzo grande prestazione. Ripetiamoci”

Bussolengo gioca a poker. Il tecnico Tommasi: “A Pozzo grande prestazione. Ripetiamoci”

by 2 Ottobre 2014

“Una grande prestazione, per tutti i 90′”. La commenta così Franco Tommasi, tecnico del Bussolengo, la roboante vittoria ottenuta in casa del Pozzo. Il poker servito, utile per la classifica, fondamentale per il morale e l’autostima, è il primo successo stagionale che la giovanissima truppa bussolenghese è riuscita a cogliere.

Ripartita con una rosa quasi interamente composta da giocatori provenienti dal vivaio, la formazione rossoverde ha patito inizialmente lo scotto del salto dal vivaio alla categoria che molti hanno dovuto affrontare. La quadratura, però, sta arrivando. L’esperienza del tecnico, una sorta di totem a Bussolengo (Tommasi, ex professionista, allena da dieci anni), unita alla bontà dello zoccolo duro e alla serenità dell’ambiente stanno contribuendo non poco alla costruzione di una squadra che farà dell’agonismo e dell’organizzazione le proprie prerogative. Il tutto, per un unico obiettivo: la salvezza anticipata.

“Chiedo sempre ai miei ragazzi di dare tutto – spiega Tommasi – devono divertirsi e uscire dal campo senza rimpianti. Poi si può perdere, ma c’è modo e modo. E’ l’atteggiamento che fa la differenza. Quando vedo lo spirito giusto da parte di tutti sono tranquillo. So che le potenzialità ci sono, al di là dell’esperienza. Io guardo le capacità: chi merita, gioca”.

Franco Tommasi per i bussolenghesi nel pallone è un’icona. Da dieci anni non cambia panchina: ha sposato la causa della società e ancora oggi porta avanti la filosofia d’allora. Un diktat che a Bussolengo non cambia mai: spazio ai giovani. Pazienza e lungimiranza assieme. A giudicare dai risultati, il lavoro svolto è stato più che proficuo.

“Quest’anno siamo andati oltre – scherza Tommasi – siamo ancora più giovani. Giochiamo con un ’96 e un ’97 titolari, ovvio che paghino l’inesperienza ma c’è qualità. A poco a poco capiranno cosa vuol dire giocare in categoria, certi errori non li faranno più. Qui diamo tempo ai giovani di crescere. Mi piace lavorare con loro e vedrete: anche quest’anno troveremo il modo di salvarci”.