Boys Buttapedra, la Prima è un appuntamento con la storia. L’orgoglio di Novali: “Mercato soddisfacente. Grazie alla dirigenza, ripaghiamola sul campo”

Boys Buttapedra, la Prima è un appuntamento con la storia. L’orgoglio di Novali: “Mercato soddisfacente. Grazie alla dirigenza, ripaghiamola sul campo”

by 19 Agosto 2016

L’appuntamento con la Prima è di quelli da non steccare. C’è un pezzo di storia da scrivere: i narratori sono tanti, la trama è da scoprire. Per il finale, ripassare più avanti: per confezionarlo c’è tempo quasi un anno. Buttapietra attende con curiosità l’esordio in Prima. L’approdo alla categoria superiore, mancato per un soffio per due anni di fila, è una gioia troppo grande per non viverla come si deve anche nell’attesa.

Il mercato estivo ha portato a Buttapietra sei innesti che vanno a strutturare una rosa già forgiata di suo. Quanto serviva, insomma, per impreziosirla a puntino, rendendola appropriata a quanto richiede il nuovo salotto.

“Arrivano Bolla, Mady, Varagniolo, Zaffani, Cazzola e Martinelli – spiega il tecnico Paolo Novali, figura ormai storica del calcio a tinte granata – abbiamo tenuto tutti i nostri pezzi importanti, nonostante avessero richieste di diverse squadre. I nostri primi grandi acquisti sono loro, i ragazzi della promozione. Giocheremo per salvarci e per ripagare la dirigenza degli sforzi che sta facendo per non farci mancare nulla. Io, personalmente, li ringrazio pubblicamente di cuore. Uno su tutti, Giampietro Pighi”.

Novali addestrerà un Boys quadrato, tignoso, ostico, mai domo. Una squadra da battaglia come piace a lui.

“Non dovremo avere paura – conclude – siamo al primo anno in categoria, molte avversarie hanno nomi di spessore e esperienza di come gira in Prima, un fattore non da poco. Ma non mi interessa, la palla è tonda. Noi lotteremo, gli altri dovranno sudare sempre contro di noi. Il primo obiettivo è creare lo spirito della squadra operaia che non molla mai. E’ quanto serve per metabolizzare il salto di categoria: certi errori, lo capiremo, non saranno più perdonati. Motivo in più perché tutti stiano sulla corda. E’ un anno storico per tutti noi, prepariamoci per viverlo al meglio”.