Arbizzano è un cantiere aperto. Il presidente Gasparato sprona i suoi: “Noi giovani, ma duri a morire”

Arbizzano è un cantiere aperto. Il presidente Gasparato sprona i suoi: “Noi giovani, ma duri a morire”

by 26 Settembre 2014

Imberbe, ma non arrendevole. Il concetto è chiaro. L’Arbizzano non reciterà la parte della Cenerentola. Le avversarie, nel girone A di Prima Categoria, sono avvisate. La carta d’identità non conta. Contano le idee, le gambe, la voglia di arrivare prima sul pallone. Il presidente Silvano Gasparato ne è convinto.

L’approccio con la Prima, dopo la retrocessione e la rifondazione, non è da buttare. Andava trovata l’amalgama tra il tecnico e la squadra prima di tutto. Puntuale, è arrivata. Perchè i ragazzi assimilino il 4-3-3 voluto da mister Beltrame ci vorrà tempo. Ma gli indizi del campo sono tutt’altro che negativi.

“Siamo giovani, inesperti e figli di un grande rinnovamento – commenta il presidente – ma duri a morire. Abbiamo gamba e idee, corriamo più delle altre squadre e ci serve tempo perchè la squadra giochi con una certa identità. Il 4-3-3 non si impara subito. Io, però, ho fiducia nel tecnico e nei ragazzi”.

Come tradizione impone, ad Arbizzano la scena è tutta per le giovani leve. Anche il tecnico, ex giocatore di grande esperienza, passato anche nel professionismo, è nuovo della categoria. Normale che agosto e settembre siano mesi utili alla reciproca conoscenza. Ora però, serve una vittoria per dare un’ulteriore scossa all’ambiente.

“Speriamo arrivi presto, la meritiamo – conclude Gasparato – nei ragazzi vedo lo spirito giusto. Servono i tre punti per dare vigore allo spogliatoio e un po’ d’autostima, che non guasta mai. Vedrete il vero Arbizzano tra poco”.