Anche il Baldo sorride alla Montebaldina. Santelli: “Gruppo eccezionale, qui la salvezza passa dallo spogliatoio”

Anche il Baldo sorride alla Montebaldina. Santelli: “Gruppo eccezionale, qui la salvezza passa dallo spogliatoio”

by 8 Aprile 2013

Una rivincita silenziosa, quella colta dalla Montebaldina di Daniele Gianelli. Rincorsa con difficoltà, a passi “tardi et lenti”, come direbbe il Petrarca. Alle pendici del Baldo, approntare la risalita è stato tutt’altro che semplice. La partenza, infatti, è stata alquanto difficoltosa: il gruppo ha pagato a caro prezzo lo scotto della categoria, è innegabile. Nel girone d’andata i gialloblù hanno visto gli spettri: risultati a singhiozzo, le altre che scappano, la sfiducia che cominciava a sentirsi, a dare fastidio. Poi, la svolta. Il mercato ha portato consiglio, lo spogliatoio ha ringraziato  e Gianelli pure. Le nuove frecce all’arco baldense hanno fatto bene, la Montebaldina ha ripreso vita, tornando a correre, a lottare. Ora è addirittura fuori dalla zona play-out, ad un passo dalla salvezza.

“Il merito – dice Nicola Santelli, uno degli elementi più rappresentativi dei baldensi – è del gruppo. Qui c’è uno spogliatoio eccezionale, la salvezza passa da quelle quattro mura”.

Perchè?

“Perchè nessuno ha mollato e soprattutto perchè ci sono ottime persone, che hanno saputo inculcare anche ai più giovani la mentalità vincente. C’è, in poche parole, quello che in gergo chiamano lo “spirito giusto”, e per noi ha fatto la differenza”.

Quali erano le difficoltà iniziali?

“Mah, lo scotto si è sentito. Non avevamo il passo della categoria, c’è poco da fare. Lottavamo con quelle che erano le nostre armi, spesso reggevamo pure ma non bastava. Poi è arrivata la svolta, per fortuna”.

Quando?

“Col mercato, sono arrivati gli uomini giusti. Hanno ridato morale allo spogliatoio e quella qualità, quell’esperienza in più che mancava. La differenza l’hanno fatta loro, insieme alla bontà di un gruppo che via via si è sempre più compattato”.

Dovessimo fare un nome, menzionare un giocatore che si sta mettendo in luce?

“Ne dico tre, tre leader: Spinaroli, Anderloni e Zanetti”.

Il giovane di prospettiva?

“Due: Piger e Allegrini, che sta crescendo molto bene”.

Mister Gianelli: come giudica il lavoro dell’allenatore?

“Senz’altro in modo positivo. Fa lavorare tanto col pallone, propone esercizi nuovi, spesso interessanti. Personalmente a me piace, penso anche ai compagni, ha un grande carisma ed entra molto nella vita di spogliatoio, è un allenatore completo”.

Guardiamo il campionato: Ambrosiana favorita, o il Lugagnano può rientrare in corsa?

“L’Ambrosiana è la favorita ma molto dipenderà dallo scontro diretto. Il Lugagnano dei giovani può stupire ancora, ha le qualità per farlo. Io aspetterei a fare un pronostico, a mio avviso tutto è ancora in gioco”.

Abbozzi un toto-playoff.

“Lugagnano, Benaco, che con Riganò ha un notevole vantaggio, San Martino e una tra Alba e Raldon”.

Giudizi: sorpresa e delusione?

“Sorpresa senza dubbio il Lugagnano, delusione l’Oppeano, avrebbe potuto fare molto di più”.

Concludiamo, Nicola. Cosa servirà alla Montebaldina per raggiungere la salvezza?

“La consapevolezza nei nostri mezzi. Ora l’abbiamo, finalmente abbiamo capito di essere una gran bella squadra, che può competere con chiunque e che non deve temere nessuno. Dovremo essere spavaldi, e avere sempre gli stimoli giusti. Il gruppo è eccezionale, lo ripeto, perciò sono molto fiducioso in chiave salvezza”.