Ambrosiana, che rincorsa! Bergamaschi ambizioso: “Salvezza in tasca, regaliamoci soddisfazioni”

Ambrosiana, che rincorsa! Bergamaschi ambizioso: “Salvezza in tasca, regaliamoci soddisfazioni”

by 4 Febbraio 2016

Bollicine a Sant’Ambrogio: l’Ambrosiana Calcio sorride ad una classifica che dispensa tranquillità e promette un prospero cammino. Pagnotta sudata con grande anticipo: la salvezza, ormai, è in tasca. Non c’è il placet della matematica, ma poco importa. Il trend dei ‘diavoli’, confrontato con quello delle pericolanti, è confortante: salvo imprevisti, per il mantenimento della categoria grossi grattacapi non ce ne dovrebbero essere.

Fatte le fondamenta, c’è tempo per lavorare agli stucchi di un campionato che s’annuncia interessante, pronto a soddisfare anche i palati fini. La truppa di Chiecchi ha trovato la quadratura: i meccanismi sono quelli giusti, rodati, oliati, ormai naturali. Ad un gran spartito si abbinano interpreti di spessore e i numeri, perchè sono loro che contano, alla fine, raccontano una gran bella storia. Ancora tutta da scrivere, o magari, da impreziosire con un finale suggestivo.

“Le ultime giornate dell’andata – spiega il diesse Bergamaschi – la sosta e l’esordio convincente nel 2016 hanno segnato la svolta. In campo va un’altra Ambrosiana: più matura, più cinica, ormai scesa dall’altalena di prestazioni e di risultati della prima parte del girone d’andata. In campo vedo organizzazione e naturalezza, ci esprimiamo al meglio: manteniamo questo livello, la salvezza ormai in tasca ci permette di fare altri pensieri”.

Mantenere il quarto posto: gli ‘altri pensieri’, stringi stringi, mettono a nudo un obiettivo niente male per i rossoneri.

“Rimanere quarti – conclude – davanti a squadre come Piovese, Pozzonovo e Bardolino, che hanno speso molto più di noi, sarebbe un grande risultato. E’ un quarto posto nobile, ce lo siamo conquistati lavorando su noi stessi e ci piacerebbe restare in questa posizione di classifica fino alla fine. Abbiamo i mezzi per regalarci tre mesi di soddisfazioni: regaliamocele”.