L’Albaronco dà fiducia a Corrent, nuovo demiurgo. Il tecnico ai giocatori: “Porto la mia esperienza, voi metteteci entusiasmo”

L’Albaronco dà fiducia a Corrent, nuovo demiurgo. Il tecnico ai giocatori: “Porto la mia esperienza, voi metteteci entusiasmo”

by 15 Luglio 2015

Un concetto solo: fiducia. Ripetuto come un mantra. Fiducia nei mezzi, nelle idee, nel lavoro che verrà svolto. L’Albaronco si affida all’esperienza di Nicola Corrent. La scelta stuzzica il pensiero dei tifosi. Corrent è una certezza assoluta, conosce l’ambiente, ha già allenato per un anno la Juniores. Gran lezione, la sua. Voleva allenare: è partito dai ragazzi. Umile, come è sempre stato. Gavetta coi giovani della Juniores, età difficile per antonomasia.

Ha lavorato talmente bene che la società ha deciso di regalargli le chiavi della prima squadra. Il gruppo è buono, l’estate di calciomercato ha portato a Ronco all’Adige giocatori di spessore, Pastorello, Saggioro e Soave su tutti. Le ambizioni non mancano, Ronco è piazza che ha fame di calcio. Di proclami, però, non se ne vedono. Corrent frena i facili entusiasmi. Il cammino sarà lunghissimo: è lui stesso a delinearlo.

“Da soli non si va da nessuna parte – esordisce – la società si è presa un rischio affidando a me, alla prima esperienza in una prima squadra, la panchina. E’ un rischio che dobbiamo correre insieme”.

Condivisione: il principio primo è quello. Corrent lo rimarca più volte.

“Ci sono tre componenti: società, staff tecnico, giocatori – prosegue – se c’è armonia, inzia un percorso interessante. Senza non combiniamo nulla di buono. L’armonia è la base di tutto, non può mancare”.

Inizia un ciclo tutto nuovo. Nei metodi e nel modo di intendere calcio. Corrent non parla di moduli, ma di percorso diverso da affrontare assieme. Ecco perchè.

“L’intento mio è unire ciò che rende stupendo il mondo dei dilettanti – conclude – alla mia esperienza di professionista. Abbiamo la possibilità di fare calcio in modo diverso, con me s’apre un ciclo. Ho molte idee, vedrò quali saranno praticabili. Mi auguro che s’inauguri un ciclo soddisfacente per la società e per il paese, la piazza merita”.