Albaredo, la Prima non è una chimera. Mister Cuccu suona la carica: “Ripescaggio ancora possibile. Altrimenti, la conquisteremo sul campo”

Albaredo, la Prima non è una chimera. Mister Cuccu suona la carica: “Ripescaggio ancora possibile. Altrimenti, la conquisteremo sul campo”

by 23 Luglio 2019

Lo spiraglio c’è. L’attesa non è immotivata. C’è più di una ragione per aspettare buone nuove. Albaredo culla l’idea dell’accesso in Prima per ripescaggio: non è ancora detta l’ultima parola.

“Non ci facciamo false illusioni – commenta il diesse Mauro Prando – ma sappiamo che una percentuale di possibilità c’è. Rimaniamo in attesa”.

Ad ogni modo, la Prima rimane obiettivo irrinunciabile: non arrivasse ora, si passerà dal campo.

“La squadra è stata pensata per fare bene in Prima o per primeggiare in Seconda – gli fa eco mister Manuel Cuccu, riconfermato per la terza stagione – sono soddisfatto del mercato, abbiamo innalzato esperienza e tasso tecnico di una rosa che ha già dato ampie garanzie sul campo”.

Un mercato coi fiocchi, quello albaretano. Questi gli arrivi: il portiere Bertin dal Santo Stefano; i difensori Ferasin e Maccachero dal Casteldazzano, cui si aggiungono Tabarin dal Coriano e Zambon dal Real Monteforte; in mezzo Cengia, sempre da Monteforte e Cherubin dal Valdalpone, via Albaronco. Rivoluzione completa davanti: il reparto d’attacco è tutto nuovo. Giocheranno: Manuel Prati del Casteldazzano, Alessio Albarello dal Borgo Soave, Matteo Andriollo dal Santo Stefano, Nicolò Gasparello dall’Atletico Cerea, Alfonso Giardino da Casteldazzano, Matteo Granetto dall’Isola Rizza. Giocatori, quelli citati, presentati nel tradizionale convivio estivo dal presidente Daniele Piasere, il quale ha ribadito i concetti espressi da mister e direttore sportivo.

“Sono consapevole del valore della rosa – prosegue Cuccu – sapevamo dove intervenire, con la società abbiamo lavorato di concerto. Le partenze di Dal Bosco e Bastianello? Scelte loro, ne abbiamo preso atto, lavorando per sostituirli. Siamo in un processo di crescita che va portato avanti, i margini ci sono. Voglio una squadra che meriti l’affetto dei suoi tifosi: può sembrare una banalità, ma in queste categorie è un vanto avere del seguito. Meritiamolo”.

Sulla cornice di pubblico spende due parole anche il diesse Prando.

“Va detto che un altro motivo di soddisfazione è l’aver portato al campo tanta gente. Il calcio qui ad Albaredo ha acceso la piazza, per noi è motivo d’orgoglio. Colgo l’occasione, infine, per presentare il nuovo vicepresidente Cristian Rigon: sono felice abbia deciso di fare parte del nostro gruppo. Sono convinto che potrà darci una grossa mano: per chi lavora in società c’è sempre da fare. Uno come lui può solo che essere un valore aggiunto”.

Note. Nella foto, Matteo Granetto, albaretano doc, in una immagine d’archivio. La punta torna nel suo paese dopo un lungo girovagare.