Alba e Casaleone, l’eccezione che sbugiarda il pronostico

Alba e Casaleone, l’eccezione che sbugiarda il pronostico

by 3 Novembre 2015

Stravolgere i pronostici e far propria l’inerzia positiva di un  inizio da grandi numeri. E’ la storia di Casaleone ed Alba, il racconto, un po’ fiabesco, che corre lungo il filo rosso legato ai due stendardi. Vederle in testa è un piacere. Sono l’eccezione che sbugiarda l’aspettativa dei più, la piccola che fa la voce grossa, trama trita e ritrita che, comunque vada, qui a Verona non ci stufiamo mai di leggere.

Il primato di Alba e Casaleone è frutto del ricamo, dell’ingegno, dell’entusiasmo che diventa motivazione e poi, di nuovo, ancora dirompente entusiasmo. Sono lassù senza aver preso il biglietto per l’upper class. Nemmeno lo volevano. Sanno, seppur in quota, che forse l’idillio non durerà in eterno. Ma la voglia di aggiungerci un verso è troppa per fermarsi solo a guardarlo.

Senza l’utilizzo di ingenti risorse, senza i classici nomi, Alba e Casaleone gridano la possibilità di creare arte anche dal nulla.  Basta provare a dare forma all’impulso creativo, a lavorare su se stessi, a capire quant’è bello soffrire per scoprire il candore dei tre punti. Sono cavalcate del collettivo, di quaranta, uno più uno meno, giocatori per i quali pochi avrebbero scommesso. Finchè dura, applaudiamoli. Sono lo specchio di un calcio che profuma di cuoio e di erba soltanto, e rendersene conto, fidatevi, male non fa.